Le emorroidi sono un disturbo molto comune in estate e conseguenza di numerose cause come stitichezza, abuso di lassativi, abusi alimentari, di alcool, fumo. le emorroidi in gravidanza sono frequenti, o conseguenza di epatopatie.
Causa Emorroidi
Le emorroidi si formano quando il tessuto di sostegno dei cuscinetti emorroidari si deteriorano e si spostano verso il basso. Questo causa dilatazione venosa, processo degenerativo delle fibre di collagene e dei tessuti fibroelastici. A tutto ciò si aggiunge una reazione infiammatoria che coinvolge la parete vascolare e il sottostante tessuto connettivo, fino a ulcerazione della mucosa associata. La crisi è caratterizzata da prurito anale, pesantezza, congestione e dolore oppure sanguinamento rettale senza dolore, descritto dai pazienti come perdita di sangue rosso vivo, a cui può seguire il prolasso delle emorroidi e una sensazione di svuotamento incompleto. Le emorroidi possono essere interne, esterne o presenti entrambe, anche con ragadi anali.
Terapie delle emorroidi in acuto
Nelle crisi è fondamentale la dieta e la stretta osservanza di precise regole alimentari: escludere i cibi piccanti, speziati e lavorati, gli insaccati, la cioccolata, il fumo di sigaretta, l’eccesso di caffè, sforzi fisici prolungati. Favorire invece i cibi ricchi di fibre che agevolano la regolarità dell’alvo.
Uno dei rimedi migliori per sgonfiarle rapidamente è applicare ghiaccio sulla zona, utilizzando un panno tra ghiaccio ed emorroidi, altrimenti si rischia di bruciare l’area, provocando fastidio aggiuntivo. Da tener presente che il freddo reca un sollievo momentaneo ma non facilita il rilassamento dello sfintere anale. Praticate poi con frequenza semicupi tiepidi o freddi con Achillea Millefolium in decotto, per la sua azione cicatrizzante, riparatrice tissutale, astringente, antinfiammatoria, emostatica e antispasmodica. Oppure 40 gocce di tintura madre di Achillea in mezzo bicchiere d’acqua da bere 2 volte al giorno, lontano dai pasti.
Emorroidi e omeopatia secondo la legge di similitudine
Aesculus Hippocastanum 6CH, il rimedio elettivo
Bruciore, come se la mucosa fosse escoriata, prurito, dolore puntorio, sensazione come se il retto fosse pieno. Emorroidi color porpora, raramente sanguinanti. Dolore lombo-sacrale accompagnato da stitichezza. Spesso è un paziente appesantito fisicamente e intellettualmente.
Nella crisi emorroidaria l’ippocastano agisce rapidamente manifestando la sua attività già 15-20 minuti dopo la somministrazione.
Nux Vomica 6CH
Emorroidi interne, molto dolorose con bruciore e prurito, aggravate camminando e migliorate dall’acqua fredda, con perdita abbondante di sangue durante la defecazione. Paziente irritabile, collerico, impaziente, con scatti di ira, stitico, con difficoltà digestive e sonnolente dopo il pasto. Peggiora dopo i pasti. A volte è presente anche cefalea. Rimedio elettivo per le emorroidi che insorgono dopo aver fatto abuso di sostanze eccitanti come caffè, fumo, alcolici e cibo speziato.
Aloe Socotrina 6CH
Utile quando il grappolo emorroidario provoca uno stimolo inefficace e perdita di muco. Avversione al movimento e al lavoro. Cattivo umore, contro sé stesso. Diarrea dopo aver mangiato e bevuto.
Peggiora la notte, migliora con le applicazioni fredde.
Perdita abbondante di sangue scuro, prostrazione, pulsazioni al retto, bruciore con desiderio urgente di defecare. L’Hamamelis agisce sul microcircolo, rafforzando il tessuto connettivo con funzione astringente ed emostatica, vasocostrittrice e cicatrizzante.
Rimedio per emorroidi in gravidanza.
Sensazione come se il retto fosse pieno di aghi e sanguinante. Stitichezza abituale con feci grosse e dure, prurito violento, palpitazioni che compaiono quando scompaiono le emorroidi e viceversa.
Esistono in commercio creme e unguenti ad azione locale e supposte contenenti diversi di questi rimedi a tropismo venoso, in associazione ad altri come la Calendula officinalis, che favorisce la cicatrizzazione del tessuto epidermico e ottimizza l’irrorazione sanguigna delle mucose e l’Aloe barbadensis, ad azione lenitiva, antinfiammatoria, antipruriginosa e favorisce la circolazione.
Tutti questi rimedi e prodotti sono scevri da qualsiasi effetto collaterale.
Modalità di assunzione consigliate per questi rimedi: 3 granuli 2-3 volte al dì, disciogliendo i granuli sotto la lingua lontano dai pasti, caffè, tè e cibi a base di menta, fino a miglioramento della sintomatologia. Le pomate vanno applicate dalle 2 alle 4 volte al giorno anche internamente. Le supposte da 1/2 volte al dì, mattina e sera preferibilmente.
Terapie farmacologiche
I flavonoidi per via orale sono tra i più utilizzati ed efficaci. Flavonoidi come diosmina, esperidina, oxerutina e troxerutina sono agenti venotonici in grado di aumentare il tono vascolare, ridurre la capacità venosa, diminuire la permeabilità capillare e facilitare il drenaggio linfatico, oltre ad avere effetti antiinfiammatori.
Ad azione topica sono disponibili pomate e supposte in diverse associazioni con antidolorifici, anestetici e cortisonici.
I principi attivi più utilizzati:
- – Anestetici locali come benzocaina o chetocaina o tetracaina.
La strategia terapeutica nell’uso degli anestetici locali è ostacolare la conduzione degli impulsi nervosi, riducendo la percezione di dolore, bruciore e prurito (spegnere i segnali).
- – Antinfiammatori steroidei per ridurre l’infiammazione come fluocinolone, desametasone e idrocortisone acetato. Evitare sempre l’uso prolungato di pomate cortisoniche perché possono dare origine a reazioni di sensibilizzazione.
- – Nifedipina, ad azione calcio-antagonista, che impiegata localmente esercita un effetto rilassante sulla muscolatura liscia periferica ed in grado di ridurre il tono dello sfintere anale interno. È controindicata in pazienti ipertesi perché l’applicazione rettale potrebbe potenziare l’effetto dei farmaci antiipertensivi.
In commercio sono disponibili anche pomate, gel rettali e supposte a base di Mentil lattato, con azione rinfrescante, e Acido ialuronico, che allevia il prurito, contribuisce a riparare l’epidermide e svolge anche un’azione filmante e protettiva. Infine, esistono anche pomate per emorroidi formulate con estratti di cellule di Saccharomyces cerevisiae. Questo tipo di pomate è indicato nel trattamento delle emorroidi sia interne che esterne.
Ragadi Anali
Le ragadi sono fessurazioni longitudinali presenti nel canale anale, che provocano dolore acuto e spasmi dello sfintere anale. La contrattura muscolare e la dilatazione del canale anale che si ha durante l’espulsione delle feci, soprattutto se queste ultime sono dure e voluminose, ostacolano il processo di cicatrizzazione e provocano fitte particolarmente dolore, per via delle numerose terminazioni nervose presenti in sede. Possono coesistere prurito anale e rettorragie. Sono spesso dovute a irregolarità dell’alvo e a un ipertono dello sfintere interno.
Graphites 6CH è un rimedio che agisce molto efficacemente e rapidamente, adatto a ragadi dolorose, puriginose, accompagnate da trasudato denso, giallastro e trasparente.
Paeonia 6CH
Ano gonfio con ulcerazioni perianali molto dolorose. Dolore intollerabile prima e dopo la defecazione, scolo dell’ano fetido.
Ratanhia 6CH
Feci dure che necessitano di grandi sforzi per l’espulsione. Bruciori come fuoco dell’ano con ragadi e sanguinamento. Migliora con le applicazioni fredde. Utile anche per le fistole anali.
È utile applicare localmente una pomata per favorire la cicatrizzazione. Ne esistono molte in commercio. Per la maggior parte composte da Calendula e Aloe in associazione a Rathania, Paeonia e rimedi ad azione vasotonica.
Da non sottovalutare
Il sanguinamento, il dolore e il prurito anale non sono sintomi esclusivi delle emorroidi ma possono appartenere anche ad altre malattie. È opportuno quindi sottoporsi ad una corretta diagnosi per escludere eventuali patologie concomitanti (come a es. il tumore del colon-retto) e per impostare un adeguato trattamento. L’esame clinico consiste in un’ispezione della regione perianale e nella esplorazione rettale ed eventualmente la visita proctologica può completarsi con l’esecuzione di una anoscopia, che consente di definire il grado e la presenza di complicanze da patologia emorroidaria.