Il corpo umano tende all’equilibrio. E, attraverso l’equilibrio, allo stato di piena salute. Per questo motivo, se un male interviene a sconvolgerne l’assetto, entrando sempre più a fondo dall’esterno all’interno, il processo di guarigione seguirà un percorso opposto, dall’interno all’esterno.
Questa scintilla illuminò gli studi del grande medico tedesco Costantin Hering. Hering, che era in attività negli stessi anni di Hahnemann, aveva avuto dal suo professore universitario e “Maestro” il compito di smentire gli studi, eretici per l’epoca, del padre fondatore dell’Omeopatia.
Ma Costantin era uomo di raffinata intelligenza e di mente molto aperta: quella che era nata come una crociata contro l’Omeopatia, divenne presto una autorevolissima conferma di quella branca medica.
Il nostro medico revisionò infatti gli studi di Hahnemann con attenzione certosina, e, dopo tutte le verifiche del caso, non poté che riconoscerne princìpi e validità. Così il principale fustigatore di quella scienza così osteggiata dalle università ne divenne paladino.
Ma cosa dicono più nel dettaglio le ricerche di Hering? Come abbiamo detto, spiegano in che modo le persone procedono dalla malattia alla guarigione, attraverso un processo che va sì dall’interno all’esterno, ma anche dall’alto verso il basso. La guarigione dovrà quindi interessare dapprima gli organi interni (e quindi cuore, polmoni, fegato) e poi svilupparsi verso l’esterno (coinvolgendo quindi pelle, mucose e altri organi). Allo stesso modo, il processo verso la salute partirà dalla testa, per poi svilupparsi ed essere espulso verso il basso, attraverso gli orifizi inferiori. Ultimo, i sintomi ritorneranno nell’ordine inverso a quello in cui si sono presentati la prima volta. Ciò comporta un’ulteriore corollario non immediatamente intuitivo, ma con cui tutti noi siamo abituati ad avere a che fare: i sintomi, sulla via della guarigione, ritornano. Già, forse non è piacevole, eppure è indispensabile. Questo non deve spaventarci, né deve farci dubitare del nostro medico o dell’efficacia della cura. Semplicemente, sic mundus creatus est. Ossia, così va il mondo.
C’è un’altra legge importante che regola il funzionamento della medicina omeopatica, ed è la cosiddetta legge dell’Ottava: le diluizioni omeopatiche aumentano nel corso della terapia, salendo, per l’appunto, sempre di un’ottava rispetto alla diluizione precedente, raddoppiando quindi la frequenza di risonanza. Secondo l’Omeopatia, ogni 7 anni il corpo umano sale di un’ottava, e così faranno i rimedi che lo riguardano.
Conoscere questi principi vi fornirà il quadro generale per essere sempre pazienti consapevoli, e non oggetti.