Il Pino è un albero che non ha necessità particolari in fatto di terreni così come fattori climatici: è una pianta pioniera e stabilizza i terreni degradati. Può raggiungere 30 metri di altezza ed ha radici superficiali per cui se viene sradicato si porta via una grande zolla di terreno. Ogni Pino ha bisogno di uno spazio di 6 metri liberi intorno a sè. Il Pino più longevo vive in Australia ed ha 10500 anni. La funzione più importante del Pino è la mineralizzazione che serve per mantenere l’integrità di cartilagini e articolazioni.
- Coadiuvante l’azione riequilibrante della trama proteica ossea (l’Abete agisce sulla mineralizzazione dell’osso) che è quella che consente di fissare i sali minerali a livello osseo, conferendo forza e flessibilità allo stesso tempo, prevenendo fratture osteoporotiche.
- Coadiuvante la stimolazione dei condrociti quindi interviene in tutte le alterazioni cartilaginee quali artrosi e reumatismo.
- Coadiuvante la risoluzione dell’osteoporosi, essendo di aiuto nei casi di rarefazione della trama proteica ossea legata all’età (menopausa).
- Simbolicamente, a livello mentale, consente all’uomo la comprensione della legge del movimento, che serve per non irrigidirsi e non atrofizzarsi.
Bruno Brigo – Fitoembrioterapia dalla A alla Z – Edizioni CeMON Generiamo Salute