Nel 2009 i ricercatori della Baylor University di Waco, in Texas, hanno trovato tracce di sette diversi farmaci nei pesci che vivevano nelle acque nei pressi di Chicago. Antinfiammatori, antibiotici, antidepressivi: c’è di tutto nella fauna ittica che vive nei pressi della metropoli statunitense. Per chi conosce i processi di smaltimento di questo tipo di prodotti, la notizia non è affatto sorprendente. Oggi sappiamo per certo che i prodotti di scarto del settore delle medicine allopatiche possono essere ritrovati in misura differente nelle acque dolci e salate, nei terreni, perfino nell’aria.
L’inquinamento prodotto dai farmaci allopatici
Esistono molti modi in cui ciò avviene: possono essere molecole derivanti dalla produzione dei farmaci stessi riversate nell’ambiente dalle aziende farmaceutiche, così come medicine avanzate ai consumatori e non correttamente smaltite. Perfino quelle usate in modo corretto finiscono, sebbene in minima parte, nell’ambiente. Ciò avviene attraverso feci, urine, perfino attraverso il sudore. In altre parole il nostro già noto abuso di farmaci non sta rovinando solo la nostra salute, ma quella dell’intero pianeta, con danni certi e non facilmente quantificabili.
Tutti i modi in cui le molecole residue interferiscono con la nostra salute
Sappiamo, ad esempio, che la dispersione di molecole di antibiotici nel terreno contribuisce alla proliferazione di pericolosissimi batteri antibiotico-resistenti. Esistono solide prove che l’uso di un antinfiammatorio in ambito veterinario ha portato alla morte di migliaia di rapaci, i quali si nutrono delle carcasse degli animali trattati con il farmaco. Altre possibili interazioni sono meno drastiche, ma non meno preoccupanti. Uno studio ha mostrato come la combinazione di due diversi farmaci, uno antidepressivo (la fluoxetina) e uno anticoncezionale, rendevano i pesci maschi incapaci di reagire ai feromoni delle femmine, e quindi, in altre parole, asessuati.
I vantaggi della medicina omeopatica
Tutte queste ricerche convergono su una comune conclusione: la diffusione delle molecole dei farmaci allopatici ha una diffusione capillare in tutto l’ecosistema, con enormi danni per la salute di piante, animali ed esseri umani. Di contro, le medicine omeopatiche hanno livelli di tossicità nulli per gli umani e per l’ambiente. Per questo motivo un approccio davvero One Health alla salute non può non passare da un cambio di paradigma del settore farmaceutico e ad un’auspicato passaggio alla medicina omeopatica. Se ancora non sai cos’è la visione One Health della salute, non hai che da scoprirlo recuperando l’articolo in cui ne abbiamo parlato.