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31 Maggio, 2024

Gli incontri impossibili: Hahnemann e Dracula.

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Tempo di lettura: 3 minuti

Hahnemann e Melanie, giunti in Transilvania, si fermarono nel castello del conte Dracula. – Benvenuti nei Carpazi.  Riposate bene questa notte.- Disse il conte.

Nel cuore della notte, il medico tedesco fu svegliato bruscamente.- Questo latrare di cani mi dà ai nervi!- Brontolò.

– Sono ululati di lupi.- Rabbrividì Melanie.

– Ho fame. – Disse il medico tedesco.- Cerco la cucina e mi faccio da mangiare.

Melanie restò sola e, dopo un’ora, un grosso pipistrello penetrò dalla finestra. – Ho attraversato gli oceani del tempo per trovarti.- Disse il pipistrello trasformandosi nel conte Dracula.-

Le si avvicinò e le baciò la mano. – Oh, come siete galante, caro conte.- Disse Melanie arrossendo.

Dracula l’abbracciò, abbassò la testa verso il collo della donna, aprì la bocca, mostrando i due lunghi canini e….sbeng! La porta si aprì e lo colpì in pieno volto.- Eccomi di ritorno!- Esclamò Hahnemann con un piatto di fumante pastasciutta tra le mani.

Poi vedendo Dracula, con la testa stretta tra le mani contorcersi a terra come una biscia, domandò in modo sospettoso alla moglie.- Che ci fa costui nella nostra camera da letto?

Melanie, per non suscitare l’ira del geloso marito, rispose: – È venuto qua perché …soffriva di male alla testa.

– Oh, poveretto, forse ha fame.- Disse Hahnemann. E gli infilò una forchettata di spaghetti in bocca.- Sono spaghetti all’ aglio, olio e peperoncino!-

All’odore dell’aglio, Dracula sobbalzò dal disgusto e sputò fuori il boccone. – Gli è andato per traverso. Adesso gli faccio bere questo vino che ho trovato in cucina. – Disse Hahnemann. Costrinse Dracula a bere d’un fiato il contenuto di una bottiglia. Ma il liquido era assenzio.

Ubriaco, dolorante e confuso il povero conte iniziò a ridere e a fluttuare per la stanza, cercando di volare ma andando a sbattere contro tutto quello che incontrava. – Il poveretto si crede un uccellino.- Commentò il medico tedesco. Poi schioccò le dita.- Lo curerò con le vibrazioni!- L’unico oggetto metallico era un crocefisso di ferro che teneva nella sua  borsa. Lo toccò davanti al conte come se fosse un diapason.

Alla vista del crocefisso, Dracula, terrorizzato, si arrampicò sulle tende che circondavano la finestra. Pianse, mentre torceva le mani minacciosamente verso i due coniugi: – Rinuncio a Dio! Risusciterò dalla mia morte per vendicare la sua con tutti i poteri delle tenebre. Il sangue è la vita…e sarà mio!-

– Cosa sta dicendo?- Domandò Melanie al marito.

– Guardalo rispose lui.- Il naso affilato, gli occhi iniettati di sangue, le labbra rosse, l’orribile pallore: hai capito chi è?

Melanie: – Un….un vampiro?-

– Macché vampiro: è un alcolizzato!- Disse Hahnemann.- Sensibilità terribile ai rumori, isteria con passaggio dal riso al pianto, avversione all’aglio, cefalea lancinante con sensazione di potere fluttuare nell’aria, contorcimento ansioso delle mani in un soggetto chiaramente alcolista. Suvvia conte, vi riaccompagno nella vostra camera e vi darò dell’Asarum europaeum!

Passarono diverse ore ed era quasi l’alba quando il medico tedesco ritornò in camera. – Finalmente.- Brontolò Melanie. – Adesso mi devi dare un rimedio per il mio male di testa.

China rubra.- Rispose Hahnemann.

– Perché proprio China?- Hahnemann osservò lo specchio che non rifletteva più la sua immagine e mise in mostra due lunghi canini.

China è utile per le conseguenze di perdite abbondanti e ripetute di liquidi organici, come la perdita di sangue! – Poi aggiunse: – I giorni delle battaglie sono lontani.. Le vittorie della mia stirpe sono ormai racconti da narrare…Io sono l’ultimo della mia specie: io sono il conte Samuel Hahnemann Dracula, il primo e il più grande omeopata-vampiro di tutti i tempi!- E addentò il collo della moglie.