Il consumo di mezzo cucchiaio di olio extravergine di oliva, assunto quotidianamente, garantisce un importante effetto di prevenzione per la salute. A dirlo è la FDA (Food and Drugs Administration) statunitense. La severa agenzia americana smentisce tutte le voci sui dazi e sui vari bollini di attenzione da apporre sulle bottiglie, come avviene per indicare quegli alimenti dai quali guardarsi. Al contrario la FDA si spinge a raccomandarne l’utilizzo quotidiano come prevenzione dell’infarto. L’olio extravergine d’oliva viene promosso da alimento a “farmaco” dall’importante agenzia governativa che si occupa di sicurezza degli alimenti negli USA. È un pieno riconoscimento della dieta mediterranea, che in Italia conosciamo molto bene, utilizzandola ormai da secoli.
È un’attestazione che l’olio italiano sicuramente merita, sancita anche dai numeri dell’esportazione verso gli USA, che nell’arco di una sola generazione è addirittura triplicato, permettendo agli USA di attestarsi al 3° posto, dopo Italia e Spagna, tra i maggiori consumatori di olio extravergine di oliva. Nella nota dell’agenzia si legge che sono da preferirsi quei prodotti che che vanno dai 12 ai 18 mesi dalla data di imbottigliamento, esattamente come prevede la normativa italiana in materia (Legge n.9/2013, art.7).
Tutti ben conosciamo le proprietà dell’olio, ma non tutti sanno che le foglie dell’olivo, fin dall’antichità sono conosciute per i preziosi effetti benefici sul sistema immunitario e contribuiscono a migliorare la nostra risposta antivirale, antimicotica ed antibatterica. I preparati a base di foglie di olivo hanno proprietà depurative, favorendo l’espulsione di acido urico e zuccheri favorendo la depurazione di fegato e reni. E’ anche un ottimo rimedio a sostegno del sistema cardio-circolatorio. Favorisce effetti ipotensivi e di elasticità delle arterie, evita l’insorgere di varici e sclerosi.