Siamo in sala d’attesa dal nostro veterinario di fiducia. Intorno a noi altri umani con i loro fedeli amici al seguito, in attesa di essere visitati. Ascoltando le chiacchiere tra gli umani di cani e gatti ci sarà capitato di sentire che cani come il Pastore Tedesco o il Labrador sono li dal veterinario per effettuare uno studio radiografico di anche e gomiti, o che il piccolo Chihuahua ha un problemino al ginocchio, o che il maestoso gatto Maine Coon è lì in attesa di effettuare un eco-cardio con visita cardiologica, e che il morbidissimo persiano che attende imperturbabile nel trasportino alla nostra sinistra, è invece in fila per un ecografia addominale ed un controllo della funzionalità renale. Queste sono solo alcune delle situazioni potenzialmente rischiose per queste razze di cani e gatti, che vanno monitorate con attenzione. Ma come mai alcune razze di cani e gatti sono maggiormente predisposte ad ammalarsi di determinate patologie?
Vediamo insieme da cosa dipendono queste fragilità e quali sono le razze maggiormente predisposte a determinati problemi di salute.
La mano dell’uomo sulle predisposizioni patologiche delle razze canine
Come sempre lo zampino dell’uomo è responsabile di tutte le sventure degli animali…la causa principale delle predisposizioni patologiche delle razze canine e feline, è infatti una conseguenza diretta della selezione genetica che l’uomo ha effettuato nei secoli per ottenere l’aspetto estetico o una particolare attitudine di una determinata razza di cani e gatti. Molte razze, infatti, sono state create con scopi specifici, anticamente maggiormente legate all’attitudine di lavoro, come è accaduto ad esempio nei cani utilizzati per la caccia o la difesa o la pastorizia.
Negli ultimi tempi, diciamo circa da un secolo o forse più, si allevano cani e gatti anche soltanto per il loro aspetto estetico e molte volte questo comporta notevoli problemi di salute. Questo accade perché nel momento in cui si cerca di fissare un determinato carattere estetico o somatico, insieme a quel dato carattere legato all’espressione di determinati geni, ci si portano dietro anche altre caratteristiche. Ad esempio alle razze canine brachicefale per ottenere il tipico aspetto con muso schiacciato ed occhi rotondi che donano un’espressione tenera, si avranno notevoli problemi fisiologici a livello respiratorio: per ottenere infatti un cranio schiacciato con profilo piatto e muso praticamente inesistente, si perderà il fisiologico ruolo delle canne nasali che raffreddano ed umidificano l’aria inspirata e pertanto i simpatici Bouledogue francesi ed i Bulldog inglesi, quanto i Carlini o i Cavalier King Charles Spaniel, avranno per tutta la loro esistenza disagi di respirazione.
Questi problemi possono essere anche molto gravi e provocare ai poveri animali uno stato di sofferenza continua, nonché un vero e proprio pericolo per la vita di queste creature se sottoposte a climi molto caldi. Queste razze con muso schiacciato sono infatti affette dalla cosiddetta sindrome brachiocefalica, una pericolosa situazione che va trattata chirurgicamente, pena il pericolo che il proprio amato cane possa morire a seguito di un colpo di calore durante la stagione estiva.
Ma come mai l’uomo continua a selezionare animali così fragili? La risposta più probabile è che agli allevatori ed alle persone, malgrado la conoscenza di tali problematiche, continuano a selezionare animali di razze con queste caratteristiche, interessi maggiormente il profitto e l’estetica piuttosto che la salute del cane.
Le razze maggiormente a rischio
L’elenco è purtroppo lunghissimo e tra cani e gatti sono veramente tantissime le razze che, insieme al tipico aspetto estetico, portano con sé parecchie patologie dolorose, in alcuni casi invalidanti. A grandi linee potremmo provare a raggrupparle in macro gruppi: quasi tutte le razze di taglia grande, tranne forse razze antiche e rustiche come i Pastori Maremmani, hanno alto rischio di avere malformazioni ossee a livello delle articolazioni delle anche o dei gomiti. Le razze molto piccole e toy sono anch’esse soggette a patologie osteoarticolari, come le lussazioni della rotula o la necrosi asettica della testa del femore. Alcune razze vengono poi definite “condrodistrofiche” perché hanno una predisposizione a patologie dei dischi intervertebrali, come ad esempio i bassotti, ma anche i pechinesi, i Bouledogue francesi, ed i Beagle. Tutti i soggetti brachicefali, ovvero con muso schiacciato, sia tra i cani che tra i gatti, come accennato vanno soggetti alla così detta sindrome brachiocefalica.
Moltissime razze di cani e gatti poi hanno una predisposizione genetica ad avere patologie ereditarie cardiache, altri ad avere disfunzioni e displasie dei reni. Quasi tutti gli animali a mantello bianco soffrono di problemi dermatologici e spesso di allergie cutanee ed i soggetti albini possono essere sordi o ipoudenti. Vi sono poi casi particolarissimi di razze che hanno una prevalenza di alcune patologie; ne è un esempio il cane di razza Dalmata che tende alla formazione ed accumulo di un determinato tipo di calcoli urinari a causa di un malfunzionamento metabolico della digestione delle proteine. Questi cani, infatti, hanno un difetto genetico che impedisce la trasformazione di alcune fonti proteiche introdotte con la dieta e tendono a formare questi calcoli. Fortunatamente tale difetto non è presente in tutti i soggetti, e con controlli regolari e un’attenta strategia dietetica si possono gestire le conseguenze di questo difetto genetico.
Vi sono poi alcune razze di Collie come il Pastore Scozzese o il Border Collie che non metabolizzano alcuni farmaci antiparassitari di largo utilizzo in veterinaria. Alcune razze di gatti come i persiani hanno poi una predisposizione a patologie renali come malformazioni, rene policistico e degenerazioni del tessuto renale precoce. Alcune razze di cane sono invece predisposte a mielopatie degenerative del midollo spinale che causano deficit neurologici e progressiva paralisi. Vi è poi il caso dei gatti di razza Scottish Fold caratterizzati dalla conformazione del padiglione auricolare ripiegato in avanti; questa caratteristica estetica, così tanto apprezzata e ricercata dagli allevatori, è causata da una malattia genetica chiamata osteo-condro-displasia e comporta quindi una debolezza di tutte le cartilagini del corpo, oltre che quelle del padiglione auricolare. Per avere quindi l’aspetto buffo ed accattivante delle orecchie piegate, questi poveri gatti possono avere notevoli problemi osteoarticolari e artrosi giovanili. In questo caso, come in quello delle razze brachicefale, questi animali sono destinati ad una vita di disagio e dolore, a causa dell’uomo che per diletto ricerca l’aspetto estetico senza alcun interesse per il benessere animale. Purtroppo l’elenco di tali difetti, legato alle razze canine e feline, non si ferma di certo qui, ed è davvero troppo esteso per essere trattato in modo esauriente in questa sede. Piuttosto vediamo insieme di cosa si tratta e cosa possiamo fare per ridurre il dolore e la sofferenza di questi animali.
Maltrattamento genetico
Negli ultimi anni numerose associazioni di medici veterinari, ordini professionali e società scientifiche veterinarie, hanno coniato il termine di “maltrattamento genetico” definendo la selezione operata dall’uomo per fissare delle caratteristiche di razza che sono vere e proprie malformazioni. La natura infatti, con la sua selezione, avrebbe impedito che cani e gatti con, ad esempio, un apparato respiratorio inefficiente o con difetti genetici tali da provocarne la morte in tempi brevi, fossero sopravvissuti e si fossero riprodotti.
Una mamma gatta o cagna infatti comprende immediatamente che il suo cucciolo malato non ce la farà e lo lascia andare dedicandosi a quelli che invece hanno tutte le carte in regola per perpetuare la specie. Nei casi in cui questi soggetti sopravvivessero non sarebbero comunque in grado di riprodursi. La natura quindi li avrebbe eliminati.
Purtroppo gli allevatori senza scrupoli e gli umani senza coscienza continuano ad allevare queste razze senza preoccuparsi di migliorare almeno l’aspetto delle loro condizioni di salute. È spesso necessario il ricorso a inseminazioni artificiali e a parti cesarei, segno che quell’animale da solo non si sarebbe riprodotto. Tutto, questo ai giorni nostri, in un’epoca nella quale il benessere animale è sempre più al centro di dibattiti, è davvero inaccettabile.
Molti gruppi ed associazioni di medici veterinari hanno proposto diverse soluzioni per arginare questo triste fenomeno; anche le associazioni di allevatori seri cercano di contribuire cercando di fissare attraverso incroci di soggetti virtuosi, caratteri di razza meno impattanti sulla salute di questi sfortunati ed incolpevoli animali. Parimenti associazioni animaliste, ambientaliste e protezionistiche hanno lanciato e lanciano sempre più di frequente petizioni e raccolte di firme per fermare o modificare l’allevamento di queste razze. Purtroppo non vi è una grande informazione sulle necessità mediche di alcune razze e molti influencer che si fanno ritrarre in compagnia dei loro cani e gatti brachicefali o di razze fragili, dovrebbero spiegare di quali cure necessitano i loro beniamini per non soffrire. Alcuni allevatori hanno anche proposto la firma di un consenso informato da parte di chi acquista questi animali, volto ad impegnarsi a procedere con tutte le indagini diagnostiche e terapeutiche per migliorare la loro esistenza. Quello che sfugge al controllo sono purtroppo gli allevamenti illegali che fanno circolare cani e gatti dai tratti fenotipici cosiddetti “iper tipici”, molto apprezzati a livello estetico ma con moltissimi gravi problemi di salute.
Cosa puo’ fare il tuo veterinario
In primo luogo il medico veterinario ha il dovere di informare chi decide di convivere con questi animali di tutti i problemi che possono avere nella loro vita, proponendo tutte le indagini mediche e gli eventuali interventi atti a migliorare le loro condizioni di vita. Quando una persona adotta o compra un cane o un gatto di razza brachicefala, ad esempio, deve mettere in conto di sottoporre il suo beniamino ad esami diagnostici specialistici come l’eco-cardio, l’endoscopia per la stadiazione della sindrome brachicefalica, l’eventuale intervento di correzione chirurgica delle prime vie aeree, ed infine evitare che si riproduca al di fuori di un programma di allevamento che miri a migliorare le caratteristiche della razza.
Tutte queste indagini ed interventi hanno dei costi molto elevati essendo prestazioni di alto profilo specialistico, ed oltre ai costi in termini economici, ci vuole tempo da dedicare. Mi domando quindi quale sia la motivazione che spinge le persone ad acquistare cani e gatti con problematiche tali da richiedere interventi diagnostici e chirurgici costosi ed indaginosi, mentre i canili ed i gattili pullulano di povere anime in attesa di essere adottate e salvate dall’orrore.
Tuttavia comprendo che alcune caratteristiche comportamentali di queste razze possono farle preferire. Dal punto di vista del carattere, molto spesso, queste razze hanno caratteristiche comportamentali molto apprezzate: sono affettuosi, docili, molto attaccati ai loro umani…caratteristiche in ogni caso presenti anche in milioni di meticci o animali sfortunati che marciscono per anni dietro le sbarre di un box di canile, senza aver commesso alcun reato, se non quello di essere nati.
Cosa possiamo fare noi
In primo luogo adottare cani e gatti sfortunati ed evitare di scegliere cani e gatti con caratteri genetici iper tipici che, seppur gradevoli alla vista, portano con sé moltissimi problemi di salute. A furia di non comprare e cercare cani e gatti con queste caratteristiche, il loro commercio dovrebbe avere una battuta d’arresto.
Se abbiamo già un cane o un gatto predisposti a problemi genetici, dobbiamo curarlo ed occuparci della sua salute in modo responsabile. Il veterinario curante ci illustrerà tutte le indagini diagnostiche ed eventuali interventi terapeutici da mettere in atto per migliorare la qualità di vita di questi animali. Se non abbiamo risorse in termini di tempo e denaro, meglio rinunciare e adottare un cane o un gatto che non necessitino di queste cure particolari, ce ne sono moltissimi! La nostra vita sarà arricchita dalla compagnia di questi animali anche se esteticamente non hanno un determinato aspetto e le risorse in termini di tempo e soldi potremmo dedicarle ad associazioni che si occupano di animali sfortunati.
E se proprio non vogliamo rinunciare al nostro Bouledog Francese o ad un gatto Scottish Fold, cerchiamo in internet associazioni che si occupano di questi animali di razza abbandonati… abbandonati da chi probabilmente li ha comprati senza essere adeguatamente informato ed alla prima difficoltà se ne è disfatto.
1 commento
Graziella Pandiani
Grazie!!!! Spero che molte persone prima di acquistare un cane/gatto leggano questo articolo e ci ripensino. Condivido il vostro pensiero, ci sono canili e gattili pieni di creature dolcissime, chi ama veramente gli animali non compra, adotta. Fra l’altro nei canili c’è solo l’imbarazzo della scelta adatta alle proprie situazioni di vita.