Esporsi ai raggi solari oltre a regalare a noi umani una gradevole abbronzatura, ha degli effetti benefici a livello organico. L’elioterapia, è un tipo di terapia che utilizza proprio l’esposizione ai raggi solari come cura per diverse problematiche e per prevenirne altre. Questa pratica risale all’antichità poiché molti medici e studiosi di scienza si accorsero degli effetti benefici dei raggi solari. Nella storia della medicina furono in molti, come ad esempio il noto Spallanzani, che indicavano nelle cure elioterapiche un tipo di terapia per diverse patologie, ma il primo che fondò un vero e proprio istituto elioterapico europeo, fu Arnold Rikli, medico svizzero noto anche come “il dottore del sole”. Verso la metà del 1800 egli fondò a Trieste questo Istituto per l’elioterapia. I benefici correlati all’esposizione solare sono molteplici: tra i più noti per gli esseri umani e diverse specie animali, è quello dell’attivazione della vitamina D che previene il rachitismo, ma anche effetti meno noti a carico del sistema emopoietico, circolatorio, metabolico con stimolazione dell’appetito e della produzione di globuli rossi; anche a livello neurovegetativo si ha la sintesi di serotonina e pertanto le persone affette da disagio emotivo beneficiano spesso dell’esposizione solare. I raggi del sole sotto forma di energia sono quelli che hanno gli effetti benefici sul nostro organismo, e si dividono in infrarossi, circa il 60% ed ultravioletti, circa il 3%. I primi riescono a scaldare il corpo e se “assunti” per troppo tempo e nelle ore più calde, possono provocare anche delle vere e proprie ustioni. Gli ultravioletti, detti anche attinici. Sono in grado di stimolare il metabolismo, il sistema immunitario ed esplicano la vera e propria azione terapeutica del sole.
Animali e sole
Ci sarà capitato spesso di vedere Micia e Fido placidamente distesi al sole, spesso anche quando fa molto caldo. A parte i casi di animali particolarmente freddolosi e che amano le applicazioni calde, quasi tutti gli animali, anche quelli non a sangue freddo, istintivamente si espongono al sole per un tempo più o meno limitato, anche in estate quando le temperature sono elevate. Questo comportamento è probabilmente, come accennato prima, istintivo. Essi infatti “sentono” che l’esposizione al sole gli può giovare, ed un po’ come sono in grado di scegliere e mangiare piante con particolari benefiche proprietà in un prato polifita, allo stesso modo si espongono al sole con tutti i benefici che questo comporta. Probabilmente il loro istinto li fa restare beatamente esposti al calore del sole per riceverne tutti i vantaggi, anche se, lo ricordiamo, i cani ed i gatti non possono sintetizzare e convertire la vitamina D nella su frazione attiva e pertanto devono assumerla con la dieta. Ma a parte la vitamina D gli altri effetti positivi su sistema emopoietico, immunitario e probabilmente sul loro umore sono gli stessi che per le altre specie animali ed è probabile che loro lo “sentano”. In altri casi il nostro amico con la coda ha semplicemente una sensazione di benessere grazie al calore solare. Fatto sta che oltre ai vantaggi l’esposizione a questa preziosa fonte oltre agli effetti positivi ne ha anche alcuni negativi, soprattutto per alcune categorie di animali.
Quando micia e fido rischiano al sole
In generale i nostri amici cani e gatti non sudano e riescono a mantenere la temperatura corporea costante grazie alla respirazione che scambia aria a temperatura ambiente con quella proveniente dai polmoni. In questo modo d’estate riescono a raffreddarsi. Se però li teniamo in luogo troppo caldo e poco ventilato o sotto al solleone per diverse ore, tutti rischiano il temuto colpo di calore ovvero un surriscaldamento tale da provocare un vero e proprio collasso. In questo caso l’intervento del nostro veterinario è fondamentale, ma per ridurre la temperatura corporea del nostro amico prima di correre in clinica, è bene bagnargli con acqua e ghiaccio le superfici glabre, ovvero prive di peli, tra le ascelle e le cosce e sull’addome. In questo modo raffredderemo rapidamente la temperatura corporea nell’attesa di giungere in una clinica che possa prendere in carico il nostro compagno con la coda.
Altre insidie che riserva l’eccessiva esposizione al sole sono le scottature e le ustioni. Proprio come per noi esseri umani può accadere che Fido o Micia si scottino. I mezzi di prevenzione sono gli stessi che valgono per noi. Evitare le ore più calde e soleggiate, cercare farli sostare all’ombra ed applicare speciali creme solari con filtri UV che esistono in commercio anche per cani e gatti. I cani e gatti maggiormente a rischio sono quelli a mantello chiaro o bianco che hanno scarsa pigmentazione del muso e della cute delle orecchie, e pertanto non hanno melanina che li protegge. Questi animali se si espongono molto al sole rischiano anche patologie neoplastiche causate dai raggi solari. In particolare i gatti a mantello bianco o comunque con testa, muso ed orecchie bianche andrebbero protetti con molta cura in quanto sono statisticamente cinque volte più esposti a sviluppare tumori della cute rispetto ai loro conspecifici che hanno la cute di queste regioni pigmentata. La neoplasia più diffusa in questi casi è il carcinoma squamo cellulare che si manifesta con formazione di crosticine ed ulcere soprattutto a carico di padiglione auricolare e sul muso. Anche se questo tipo di neoplasia è purtroppo maligna, ha un andamento molto lento e pertanto se riconosciuta e trattata in tempo può consentire una lunga sopravvivenza ai gatti che ne sono affetti. Molto importante quindi segnalare subito al veterinario eventuali crosticine su orecchie e muso se abbiamo gatti molto chiari, limitare il più possibile l’esposizione al sole di questi soggetti, e chiedere eventualmente quale crema solare si può utilizzare se proprio il nostro felino non può fare a meno di esporsi al sole.
Bruciatura o ustione?
Nella migliore delle ipotesi soggetti molto chiari possono soltanto bruciarsi. Per bruciatura o ustione intendiamo lesioni prodotte da agenti chimici o fisici che causano dolore, rossore, gonfiore, produzione di vescicole ed edema. Anche i nostri amici come abbiamo visto possono ustionarsi, sia per i raggi solari che per altre cause di contatto con oggetti bollenti. La gravità dell’ustione dipende dalla profondità di lesione dei tessuti. Si distinguono infatti le ustioni superficiali o di primo grado, ovvero quelle meno profonde che interessano solo lo strato più esterno della cute, l’epidermide.
Le ustioni di secondo grado, dette a spessore parziale, sono invece quelle che si estendono allo strato intermedio della cute, il derma.
Le ustioni di terzo grado invece vengono dette a tutto spessore in quanto interessano tutti gli strati della cute ovvero epidermide, derma e tessuto sottocutaneo ed adiposo, fino ad arrivare ad interessare anche le ghiandole sudoripare, i follicoli piliferi e le terminazioni nervose.
Per quanto concerne le ustioni di secondo e terzo grado è necessario recarsi dal veterinario, specialmente se interessano vaste aree di pelle, in quanto la formazione di edema e relativa perdita di liquidi può portare il paziente a gravi scompensi elettrolitici e disidratazione. Per quelle superficiali, se non possiamo portare subito il nostro amico dal suo dottore di fiducia possiamo utilizzare alcuni rimedi casalinghi nell’attesa di sottoporlo ad una visita clinica.
Rimedi casalinghi per le scottature superficiali
La prima cosa che possiamo fare quando il nostro amico si ustiona è sciacquare la parte con acqua fredda o fare impacchi di ghiaccio impedendo in questo modo al calore di propagarsi negli strati più profondi della cute. Un rimedio che se siamo in casa quasi sicuramente possiamo utilizzare è quello di applicare dell’albume d’uovo sulla parte interessata. Il bianco dell’uovo contiene infatti delle proteine che formeranno un gel naturale che impedirà la dispersione di liquidi e la formazione di vescicole, oltre ad avere effetti lenitivi. Se il nostro armadietto dei famaci è ben munito, è probabile che avrete in casa anche un gel all’aloe vera, pianta nota fin dall’antichità per i suoi effetti lenitivi, antiinfiammatori e cicatrizzanti; la cosa importante è che questi gel abbiano una concentrazione di almeno il 99% di aloe per evitare conservanti, coloranti chimici e soprattutto che l’effetto non sia troppo blando. Altro prezioso alleato per le scottature solari è l’oleolito di Iperico, noto anch’esso dall’antichità per le sue proprietà anti ustione, oltre che cicatrizzanti e lenitive. In caso non fosse disponibile l’oleolito anche una crema contenente la tintura madre di Hypericum peforatum ad alta concentrazione può dare sollievo al vostro amico. Ed in fine, anche alcuni oli essenziali ci possono dare un grande aiuto per le scottature, come ad esempio l’olio essenziale di lavanda che ha un effetto antidolorifico immediato, previene la formazione di vescicole ed ha effetto cicatrizzante; anche per la lavanda è molto importante che l’olio essenziale sia di ottima qualità e che abbia una concentrazione del 100% in modo da garantirne l’efficacia e la sicurezza nell’utilizzo per via topica. Questi rimedi naturali tuttavia non possono, anche se applicati immediatamente, sostituire la visita clinica dal vostro veterinario in quanto soltanto lui potrà stabilire in base alle lesioni riscontrate qual è l’iter terapeutico migliore per il vostro amico con la coda!