Una compressa di Salvia contro la menopausa
Gli scienziati iraniani hanno studiato gli effetti della salvia su 71 donne in menopausa. Le donne hanno assunto una compressa a base di foglie fresche una volta al giorno per 8 settimane. I risultati sono stati sorprendenti. Frequenza, gravità e durata delle vampate di calore e delle sudorazioni notturne sono drasticamente diminuite. Ma non è tutto: anche il resto dei sintomi sono migliorati in maniera evidente. A ciò si accompagna un’altra notizia di grande importanza: in nessuna di queste donne è stato riscontrato alcun effetto collaterale. Questi dati serviranno a sviluppare nuove classi di integratori che possano aiutare le donne a superare una fase che per molte può essere invalidante.
La menopausa: una condizione invalidante
Tutte le donne, intorno ai 40/45 anni, imparano a conoscere l’effetto della menopausa sul loro organismo. Alcune vengono colpite più duramente, altre meno. In ogni caso tutte loro prendono familiarità con i cambiamenti fisici e mentali tipici di questa fase. Questa trasformazione è dovuta alla drastica diminuzione degli ormoni femminili prodotti dalle ovaie. In particolare gli estrogeni. La sintomatologia può comprendere, al netto delle differenze tra donna e donna, dalla depressione alle malattie cardiovascolari, passando per sudori, insonnia, oscillazioni dell’umore, osteoporosi, vampate di colore. Queste ultime, l’aspetto preso in esame dallo studio iraniano, riguardano l’80 per cento delle donne.
La terapia ormonale, una cura che è peggio del male
Sebbene vampate di calore e sudorazione notturna non costituiscano un rischio diretto per la salute, possono rendere davvero difficile la vita delle donne che ne soffrono. Per questo alcune decidono di ricorrere a cure mediche, nella speranza di trovare sollievo. La Medicina attuale, però, conosce un unico trattamento: la terapia sostitutiva ormonale. Questa, però, ha effetti collaterali che vanno ben oltre i disturbi che si offre di curare. Controindicazioni anche molto gravi, quali problemi cardiovascolari (con possibili conseguenze anche letali), ictus o aumento delle possibilità di sviluppare un cancro alla mammella. Insomma, scegliere questa via spesso è davvero una pessima decisione.
Un soccorso naturale
Per questi motivi oggi ci si orienta verso trattamenti più naturali. Anche l’Oms ultimamente sconsiglia di ricorrere alla cura ormonale, suggerendo invece approcci di tipo naturale. In questa chiave la ricerca sulla Salvia potrebbe rivelarsi di grande beneficio. La sua efficacia, secondo gli studi di ultima generazione, è legata all’alta quantità di fitoestrogeni di origine naturale, la cui struttura chimica è simile a quella degli estrogeni naturali. In questo modo queste molecole interagisvono sugli stessi recettori, favorendo l’attivazione dei processi fisiologici.
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