La Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2024, che si celebra il 16 ottobre, è un evento promosso dalla FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura) e quest’anno si concentra sul tema “Diritto al cibo per una vita e un futuro migliori”. L’edizione del 2024 assume un significato particolare in un momento storico caratterizzato da sfide globali senza precedenti, come i cambiamenti climatici, i conflitti geopolitici e le crisi economiche, che mettono a dura prova la sicurezza alimentare di milioni di persone. Quest’anno, il tema scelto per la ricorrenza è un richiamo alla responsabilità condivisa di garantire a tutti l’accesso a cibo sano, nutriente e sostenibile. Nonostante il diritto al cibo sia un diritto umano fondamentale, circa 828 milioni di persone nel mondo soffrono ancora di fame cronica, secondo il rapporto SOFI 2024 della FAO. Inoltre 733 milioni di persone soffrono la fame a causa di calamità naturali, conflitti e crisi economiche, oltre 2,8 miliardi di persone non possono permettersi una dieta sana e nutriente.
La Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2024 vede la partecipazione attiva di governi, organizzazioni non governative, aziende e cittadini, uniti nella lotta contro la fame e per la promozione di sistemi alimentari equi e sostenibili. Le iniziative organizzate in tutto il mondo spaziano da conferenze e seminari a campagne di sensibilizzazione, eventi comunitari e attività educative nelle scuole. Tra i protagonisti di questa giornata spiccano le iniziative dei giovani attivisti, che attraverso i social media e altre piattaforme digitali, stanno mobilitando un movimento globale per un cambiamento positivo. La loro voce, potente e determinata, chiede azioni concrete per affrontare le disuguaglianze nel sistema alimentare, promuovere l’agricoltura sostenibile e ridurre lo spreco alimentare.
Non mancano gli appelli alle grandi aziende e ai governi affinché adottino politiche più responsabili e inclusive. La trasformazione dei sistemi alimentari non può avvenire senza l’impegno delle istituzioni e delle industrie, che devono lavorare insieme per implementare soluzioni innovative, capaci di rispondere alle esigenze delle popolazioni più vulnerabili. La scienza e l’innovazione, l’intelligenza artificiale, le biotecnologie e l’agricoltura digitale, saranno strumenti fondamentali per trasformare i sistemi agroalimentari. Questi progressi tecnologici dovranno essere integrati con pratiche sostenibili per garantire una produzione migliore, una nutrizione adeguata, un ambiente più sano e una qualità di vita superiore per tutti.
Il direttore generale della FAO, Qu Dongyu, ha sottolineato l’importanza della cooperazione internazionale per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, in particolare l’obiettivo Fame Zero entro il 2030. Ha ribadito che la lotta contro la fame e la malnutrizione deve essere una priorità globale, e che ogni azione, anche la più piccola, può contribuire a creare un mondo più giusto e prospero.
Quest’anno, il 16 ottobre, ci ricorda che il diritto al cibo è una questione di dignità umana e giustizia sociale. Riprendendo le parole di Benjamin Franklin, la fame nel mondo rappresenta una piaga che possiamo affrontare solo unendo le nostre forze. La vera giustizia non sarà mai raggiunta finché coloro che non sono affetti dalla fame non si sentiranno altrettanto indignati quanto quelli che lo sono.