Il due sessuale è un sottotipo che dà libero corso alle sue emozioni, le vive con intensità, senza darsi il tempo di riflettere e comprendere. È generoso, impulsivo, erotico: “attraverso l’amore dell’altro ottiene il riconoscimento del proprio valore” (D’Agostini, Fabbro, Enneagramma e personalità). “Desidera essere incomparabile e insostituibile nell’intensità dell’amore”. Seduce per dimostrare di essere irresistibile.
Risponde a questa immagine di seduttrice Cleopatra, per come la interpreta Elizabeth Taylor, ed anche il personaggio di Maggie che lei interpreta in La gatta sul tetto che scotta. Maggie è appariscente ed esibizionista, “alterna momenti di dolcezza seduttiva ad altri di potente aggressività”. Istrionica, inscena vere e proprie crisi isteriche. Usa anche l’inganno per assicurarsi l’esclusività della sua seduzione. Ama conquistare, ma l’orgoglio della sua seduzione la spinge poi anche ad irretire colui che ama svalutandolo.
Altre figure le suggerisce Claudio Naranjo (Dramatis Personae). Colombina, la servetta graziosa che la fa da padrona, seducente, astuta e vivace. Agguerrita nella sua seduzione è Carmen, la protagonista dell’opera di Bizet, sempre libera ed intensa. La sua passione e fervida e divoratrice. Affascinante ed anticonvenzionale, magnetica con una forza ammaliante ma anche distruttiva. In Nana, un romanzo di Emile Zola, è ancora più evidente l’intimo disprezzo della protagonista per i suoi corteggiatori, che ella manda in rovina.
La caratteristica più evidente di Ignatia, secondo la presentazione che ne fa P. Bailey (Psicologia omeopatica), è l’intensità emotiva. “Tutte le emozioni, rabbia, tristezza, gioia, amore, paura, concupiscenza, vengono avvertite dall’individuo Ignatia con un grado di intensità non riscontrabile in nessun altro tipo”. Il suo umore è alternante e mutevole. La sua modalità espressiva emotiva, intuitiva, passionale ne fa un carattere anche profondo, in grado comunque di apprezzare intensamente la bellezza.
Ha talento artistico e l’arte ne costituisce spesso un importante interesse. È comunque un carattere suscettibile, soffre in silenzio, se contraddetta cova rabbia ed indignazione. Ha in questo senso reazioni acute e sintomi isterici, come il singhiozzo, il pianto incontrollato, una sensazione di nausea, di nodo in gola. Può somatizzare attraverso una molteplicità di sintomi contraddittori.
Teatrale e raffinata, ha d’altronde elevati ideali morali. Ed in effetti un altro tema del rimedio, evidenziato da C. Coulter, è la delusione che Ignatia prova nei confronti di persone o situazioni che ella aveva idealizzato. Per esempio il declino se non il crollo delle aspettative riposte in un matrimonio le fanno vivere quella crisi con sensibilità e fragilità. Il suo mal d’amore deriva dalla sua concezione romantica dell’amore; delicata e vulnerabile, Ignatia ha fiducia che l’amore possa cambiare e trasformare le persone, e lei si dona completamente all’amore. È un’idealista romantica, ma le sue alte aspettative possono facilmente essere deluse. Coulter indica due eroine romantiche che delineano questo ritratto: la protagonista, appassionata e dedita, di Cime tempestose di Emily Bronte; e la Daisy Miller, apparentemente frivola ma piuttosto delicata e sensuale, di Henry James.
Ignatia cerca di ritrovare il romanticismo perduto, ma di nuovo caricando il partner di essere responsabile di tutte le sue aspettative di felicità e del senso di tutta la sua vita, aspettative dalle quali in fondo sa di dover rimanere delusa. Si condanna ad una inevitabile tristezza, pur di essere innamorata. E da ciò può scaturire una sua sorta di dissociazione isterica.
È Valeria Golino in Respiro, sensuale piena di vita ed imprevedibile, fino a chiudersi nei suoi silenzi, nell’infinita tristezza di uno sguardo perennemente altrove.
È Candle in the Wind…