Il sottotipo sociale dell’enneatipo 7 ne è un controcarattere, perché l’egoismo dell’ingordigia viene nascosto da un atteggiamento amichevole e fraterno, ed egli è disponibile e pronto a sacrificarsi per un ideale di maggiore giustizia e fratellanza.
È generosamente anticonformista, come il professore interpretato da Robin Williams ne L’attimo fuggente. Narcisista nella sua capacità affabulatoria, realmente cerca un rifugio ideale in fuga dalla realtà, al quale ideale sacrifica la sua vita cercando anche di farne dono agli altri.
Ha sofferto ed ha dovuto rinunciare ad alcuni desiderati piaceri, ma ha ragionevolmente accettato questo stato di cose restando mite e gentile. Non sopporta tuttavia le ingiustizie subite dagli altri. È nobile ed altruista, quasi un santo. C’è in questo carattere un misto di fiera opposizione e di dolce rassegnazione. Come in Cechov, ed in alcuni suoi personaggi: zio Vanja, Astrov.
Il tema principale di Causticum può, secondo P. Bailey (Psicologia omeopatica), essere individuato in quello di un idealismo pratico dedicato al riscatto della sofferenza altrui.
Sono significative le patologie per cui il paziente Causticum può venire a visita. Rientrano in un quadro di affezioni reumatiche e paralitiche con progressiva perdita di forza muscolare. Ha una diatesi tubercolinica. Ha un caratteristico sintomo sicotico, le verruche, in particolare sul viso e sull’estremità delle dita.
Il narcisismo di Causticum è quello di una persona buona, anzi compulsivamente generosa. Può essere un medico, un missionario. Katrin Hepburn ne La regina d’Africa. Il medico scozzese che va in Uganda ne L’ultimo re di Scozia.
La loro “eccessiva simpatia per gli altri” (Hering) è una vera e propria sofferenza per il dolore degli altri. Melanconico, suscettibile, ansioso, tutto ciò depone per una eccessiva sensibilità. Eccessivamente compassionevole lo definì già Hahnemann. Ma comunque solidale, socievole, amichevole, tollerante alle debolezze altrui. Ha un’intensa carica affettiva.
Può essere vegetariano per il sincero orrore che un animale possa essere ucciso e mangiato. Può fervidamente impegnarsi in associazioni di volontariato, o ideologicamente legarsi a gruppi attivamente ecologisti, tipo Greenpeace. Rappresenta il lato più pugnace dell’ideologia della non-violenza di Gandhi. Causticum si indigna, simile forse in questo a Staphysagria. Ma, a differenza di Staphysagria, ha atteggiamenti polemici e di protesta, si ribella all’autorità. “Sono anarchici di tipo idealistico, molto sinceri ed onesti, e perciò vulnerabili” (Vithoulkas)
Sulphur ride nel sonno, Causticum sogna di ridere.
Se invecchia, la sua ansia diviene compulsiva, il volto si fa rugoso. Come Bob Dylan. The answer my friend is blowing in the wind…
C’è poi un Causticum umbratile, ansioso ed ossessivo. Tutto lo eccita, in maniera parossistica.
La peculiarità di Causticum è di considerare peraltro normali i suoi comportamenti eccentrici, e di considerare semmai gli altri poco liberali e di ristrette vedute.
Troviamo allora nel suo comportamento gesti quasi inconsultamente ostili e permalosi, scatti impulsivi, ansie e preoccupazioni ossessive, esorcizzazioni di minacce non reali, rituali di controllo.
Nel cuore di un’accalorata discussione, cercherà un pretesto per sottrarsene ed algidamente evitare l’eccesso di eccitazione che gliene deriva.
Fortemente emotivo, cerca tuttavia di elaborare intellettualmente ogni cosa che immagina, così che può cominciare ad avvertire l’incombere di una catastrofe, una spada di Damocle.
Egualitario per indole, cerca giustizia per tutti, in nome di una fratellanza universale. San Francesco.
Si sente puro, e può avere l’ossessione di prendere tutte le precauzioni possibili per evitare ogni contaminazione, per apparire agli altri irreprensibile.
La sua ansia non è dunque conservativa, ma è anzi sempre rivolta alla sua socievolezza. Il tempo è ben impiegato se lo è con gli altri, per gli altri. Amici più che parenti. Si può addirittura dire di Causticum che ama il prossimo più che qualcuno in particolare.
La patologia di Causticum deriva dalle delusioni che i suoi ideali gradualmente possono incontrare. Dalle sconfitte che fanno riscontro ai suoi slanci generosi. “Dapprima il paziente ha voglia di distruggere il mondo esterno perché non è quello che dovrebbe essere. Con il tempo, si ritroverà impacciato, con i riflessi rallentati, con i tendini induriti e accorciati, in uno stato generale di rigidità” (Vithoulkas). L’aspetto acre del rimedio trova allora il suo simile.
4 commenti
Sabrina
Sempre illuminanti
Grazie
Generiamosalute
Grazie di cuore, anche a nome dell’autore il dott. Stelio Mazziotti di Celso
Maria
Stupita di questo blog creato da voi ma voi mi stupite sempre con i vostri prodotti che uso e consiglio
Generiamosalute
Grazie Maria
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