Perché è importante praticare la meditazione, imparare a meditare e, soprattutto, imparare a farlo da bambini? Meditare è una pratica adatta a tutti. Ognuno di noi possiede tutti gli strumenti per imparare, ma bisogna eliminare le false credenze.
Spesso ci si avvicina alla meditazione pensando che sia una pratica molto complessa, non adatta alla nostra cultura, collegata a strani riti o che possa essere contraria al proprio credo religioso.
Nulla di più sbagliato.
Il monaco buddista Thich Nhat Hanh dice: “Se sai respirare, sai anche meditare”.
Meditare, oltre a essere una pratica efficace per noi adulti, si dimostra un interessante metodo di consapevolezza e rilassamento per i nostri bambini.
Aiutandoli e guidandoli a spostare la loro attenzione dall’esterno all’interno i bambini, in modo naturale, prendono consapevolezza del loro corpo e del loro mondo interiore. Questo vale soprattutto oggi, dove i bambini sono immersi in una vita sempre più frenetica e piena di impegni, dove la gestione delle emozioni non sempre risulta facile.
La meditazione si rivela così un valido strumento per aiutarli a rilassarsi, ad addormentarsi, a osservarsi in profondità e a conoscersi.
La meditazione dovrebbe diventare attività didattica in tutte le scuole, dalla materna alle superiori.
Molti studi evidenziano il beneficio della meditazione a livello fisico e a livello mentale.
Si medita da sempre e ogni cultura ha praticato la meditazione.
Solo l’imbarbarimento dei tempi moderni ha voluto relegare quest’arte alle pratiche new age o alternative, insieme a tante altre.
Non c’è un metodo giusto o un metodo sbagliato, l’importante è praticarla con costanza.
Si medita prima di tutto per rallentare la mente, limitare il suo continuo chiacchiericcio, arginando il suo forte influsso sabotatore.
Con la meditazione la mente si placa, l’attività elettrica del cervello rallenta e le onde cerebrali scendono sino a una frequenza di 8Hz (cioè onde Alfa).
Per il principio delle armoniche secondo cui a un suono prodotto si aggiungono multipli e sottomultipli di quella frequenza, 8Hz risuoneranno esattamente con la frequenza di 432Hz, cioè quella frequenza che nasce da una naturale risonanza con le frequenze alla base del nostro organismo e dell’universo.
In parole povere, la meditazione ci mette in naturale risonanza con l’Universo, e non è cosa da poco.
Pensiamo che 8Hz, oltre ad essere il ritmo delle onde Alfa del cervello nella quale i nostri “processori paralleli”, o bi-emisferi cerebrali, sono sincronizzati per lavorare insieme, è il “battito” fondamentale del pianeta, noto come “risonanza fondamentale di cavità Schumann”;
8 Hz è la frequenza su cui opera la molecola del DMT, una sostanza allucinogena prodotta dalla nostra ghiandola pineale;
8 Hz sono la frequenza di replicazione del DNA umano.
8Hz è la frequenza alla base della vita.
Ecco che gli effetti positivi derivati dalla meditazione sono così tanti da destare sempre più interesse nella nostra società, ma anche tra gli studiosi, impegnati da anni in un’intensa attività di ricerca.
Alla luce dei vari studi, possiamo affermare che la meditazione contribuisce a:
– Recuperare chiarezza e serenità mentale;
– Ridurre l’ansia;
– Rilassare corpo e mente;
– Sviluppare la consapevolezza;
– Creare armonia nelle relazioni;
– Gestire le emozioni;
– Aumentare le facoltà mentali;
– Migliorare la concentrazione nello studio e nel lavoro;
– Sviluppare la capacità nel gestire il dolore cronico;
– Ridurre lo stress;
– Gestire la paura;
– Gestire la rabbia;
– Sviluppare la coerenza cuore cervello;
– Sviluppare maggior autocontrollo.
Meditare è un ottimo strumento di cambiamento.
Quando si inizia a praticare la meditazione tutto “può” migliorare.
La meditazione lavora a livello profondo, si dimostra una delle vie d’accesso all’inconscio, alle emozioni, alle nostre credenze e convinzioni.
Lavorando con la meditazione è possibile generare innumerevoli cambiamenti interiori, anche molto rapidamente, che con il tempo possono migliorare la vita in modo significativo.
Sempre più spesso mi ritrovo a “prescrivere” la meditazione ai miei pazienti, facendo loro capire che questa pratica potrebbe donare più benefici di qualsiasi medicina.
Insegniamo quindi ai nostri bambini a praticare la meditazione.
Insegniamogli a rimanere in ascolto e osservare tutto ciò che accade dentro e fuori di loro, in maniera consapevole.
Facciamo sì che sviluppino una maggior connessione con loro stessi e l’universo, sviluppando l’innato senso di gratitudine e di radicamento nel qui e ora.
Regaliamo la consapevolezza: potrebbe essere senza dubbio il miglior regalo che potremmo fare ai nostri figli!