E’ arrivata l’estate, arrivano le vacanze: sole, whisky e sei in pole position! diceva Guido Nicheli negli anni 90′. Ognuno di noi nell’organizzarsi certamente penserà alla preparazione della immancabile “borsetta dei medicinali” che quest’anno, salvo patologie pregresse e diverse indicazioni mediche, potrete comporre comodamente con l’Omeopatia.
C’è da premettere che le patologie estive sono svariate e ognuna presenta segni e sintomi diversi che possono variare da individuo a individuo, pertanto è bene essere sintetici e pragmatici per evitare di dover portare con se 50/60 rimedi diversi.
Innanzitutto consiglio sempre di portare un tubo granuli di Arnica per contrastare gli eventi traumatici di diversa intensità a carico di pelle, tessuto sottocutaneo, muscoli, capillari e sistema nervoso. Uno di Aconitum, specialmente per chi va in montagna e si espone a colpi di vento secco che possono recare in maniera rapida, violenta e improvvisa mal di gola, mal di testa, infiammazioni del trigemio, febbre, tosse secca. E uno di Bryonia specialmente per chi si dedica a lunghe cene sulla riva del mare e vuole evitare cervicale e vertigini il giorno dopo.
Passiamo alla partenza e alle forme di cinetosi che sovente affliggono i più piccoli e sono non poco fastidiose per chi ne soffre.
La cinetosi è un disturbo dell’apparato vestibolare e del parasimpatico, in minima parte dovuta all’atteggiamento psichico del soggetto. La causa più diffusa pare sia dovuta a piccole malformazioni del vestibolo, gli impulsi stimolano il centro del vomito, presente nel midollo allungato, causando nausea e vomito, pallore, sudorazioni fredde, sbadigli e aumento della salivazione.
A seconda delle esigenze porteremo con noi:
Cocculus: vertigini e nausea come se fluttuasse nell’aria, come se fosse intossicato, con nausea e tendenza a mettersi su un fianco; necessità di rimanere sdraiato.
Compaiono o peggiorano con il movimento, alzandosi dal letto, o sedendosi sul letto, peggio dopo aver mangiato. Vede gli oggetti muoversi, specie da dx a sx. Peggiora viaggiando in treno, nave o aereo, a volte solo guardando una nave in movimento, disgusto alla vista, al pensiero, o all’odore del cibo; peggiora con l’aria fredda.
Petroleum: vertigini alzandosi; nausea con vomito brusco e violento. Peggiora in macchina, in nave e all’aria aperta.
(<aria aperta: Cocculus; > aria aperta: Tabacum) Migliora chiudendo gli occhi e con il riposo. Senso di vuoto gastrico che migliora mangiando.
Tabacum: mal di mare, aereo o automobile. Nausea con pallore mortale, sudore freddo e viscoso, estremità gelate; nausea intensa e persistente.
Peggiora aprendo gli occhi o guardando verso l’alto; con il movimento, alzandosi.
Migliora all’aria aperta; scoprendosi l’addome; dopo aver vomitato.
Una volta arrivati cosa si fa? ci si espone al sole. Lo so che voi siete bravi, vi mettete la crema, non vi esponete a lungo e non nelle ore più calde,
ma potrete essere d’aiuto per chi è più amante del pericolo e postpone il rischio di una Insolazione o di eritemi e scottature solari all’irresistibile tentazione di avere una tintarella da urlo quando tornerà in ufficio.
Nell’insolazione il rimedio principe è la Belladonna: congestione cefalica, testa calda; pulsazioni su tutto il corpo; cefalea pulsante violenta.
Febbre alta con pelle bollente; faccia molto rossa, midriasi, sguardo fisso, convulsioni o delirio allucinatorio.
Di valido aiuto sono anche: Cactus, Gelsemium, Glonoinum, Melilotus, Opium.
Per l’eritema porteremo con noi:
Apis, dolori pungenti o brucianti, come da ago arroventato nel fuoco; indolenzimento e grande sensibilità al minimo contatto; peggiora con il caldo locale ed il riposo, migliora col freddo; edema notevole che circonda la zona della zona che è rosacea.
Orticaria con prurito e gonfiore che peggiora con acqua.
Per le scottature solari invece:
Belladonna: eritema rosso, caldo e bollente al tatto.
Rhus toxicodendron in caso di comparsa di bolle piccole e ricche di liquido trasparente
Cantharis: bolle più grandi di Rhus tox e meno fitte che formano vescicole pruriginose ricche di liquido trasparente, con dolore bruciante al tatto.
Passiamo alle diarree da viaggio dove il farmaco essenziale è Arsenicum album:
diarrea specie notturna, in seguito ad ingestione di liquidi freddi, con feci di odore putrido o di uova marce,
feci scure come succo di prugne, liquide, sanguinolente e escorianti, inquietudine seguita da prostrazione.
Vomito e diarrea contemporaneamente, in seguito alla minima ingestione di alimenti o liquidi. Lingua pulita, ano rosso, escoriato.
Rimedio principe nelle intossicazioni alimentari che portano febbre, vomito e diarrea che insorgono la notte.
utili saranno anche:
Aethusa cynapium: diarrea verdastra, acquosa, con tenesmo violento prima e dopo l’evacuazione, seguita da sonno.
estrema intolleranza al latte, che vomita con brusco e violento sforzo, a spruzzo;
vomito liquido, se immediato, o in grumi giallastri se passa un po’ di tempo, acidi; estremamente debilitato (non può tenere la testa diritta) suda in maniera profusa, sonnolento.
Febbre con totale assenza di sete, corpo freddo e ricoperto da un sudore appiccicoso; accentuazione del solco naso-labiale,
che conferisce al volto un’espressione di grande ansietà e dolore, rapido dimagrimento.
Situazione tipica di un’alimentazione disordinata, in estati molto calde, o durante la dentizione.
Podophyllum: diarrea nella dentizione, dopo mangiato, o durante il bagnetto, o al mare d’estate; feci come acqua sporca che fuoriesce dal pannolino.
Diarrea specie al mattino presto o prima delle 12, preceduta da dolori e borborigmi; feci molto abbondanti, fetide, acquose, giallastre;
“a spruzzo”, seguite da tenesmo ed estrema debolezza; prolasso rettale.
Chamomilla: diarrea durante la dentizione, x collera o dopo aver preso freddo; peggio notte.
Le feci sono come spinaci, verdi, frequenti, mucose o acquose; corrosive, con odore di uova marce.
Il bambino durante la colica urla, si piega in due; migliora in braccio, o passeggiando; capriccioso irritabile. Sudorazione alla testa acida e calda; una guancia è pallida e l’altra è rossa.
Mercurius solubilis: diarrea tipica dei giorni con forte escursione termica; feci acquose, mucose sanguinolente (+ c’è sangue, + è indicato) o verdognole;
peggio di notte, con violento tenesmo durante e dopo l’evacuazione; brividi con debilitazione.
Odore fetido, sudore notturno copioso e maleodorante, che non migliora la situazione;
scialorrea, sete intensa, lingua giallastra con le impronte dentarie sui bordi (se ci sono i denti!); saliva che bagna il cuscino, dormendo.
Veratrum album: diarrea estremamente abbondante, acquosa, preceduta da crampi, segue svenimento, di origine tossica o infettiva.
Rimedi omeopatici contro le punture di insetti
Apis: dolori pungenti o brucianti, come da ago arroventato nel fuoco; indolenzimento e grande sensibilità al minimo contatto;
peggiora con il caldo locale ed il riposo, migliora freddo; edema notevole che circonda la zona della puntura; zona che è pallida o rosacea, semitrasparente.
Arnica: puntura specie di api e vespe, con stravaso sanguigno sotto forma di ecchimosi; di colore rosso-azzurrognolo;
dolori come se fosse stato percosso, teme molto di essere toccato, o solo sfiorato.
Cantharis: punture specie di moscerini (o zanzare), che formano subito vescicole pruriginose, con dolore bruciante al tatto.
Hypericum: punture localizzate in zone ricche di terminazioni nervose (dita, pianta dei piedi, palmo delle mani);
dolori acuti e intollerabili.
Ledum palustre: punture di api e moscerini, che si alleviano rapidamente. Dolori sulle punture pulsanti o pungenti, peggio con il caldo del
letto, meglio con freddo locale, al di là del fatto che la zona punta risulti fredda al tatto (ma non soggettivamente), pallida,
come anestetizzata; velocemente ecchimosi ed intenso prurito.
Che potenza scegliere?
La scelta della potenza è una questione annosa che meriterebbe un articolo a parte.
Anche i migliori omeopati si dilungano spesso in teorie arzigogolate e nebbiose che contribuiscono solo confondere le già provate menti degli studenti.
Per non tediarvi e farla breve vi chiedo solo di considerare il medicinale omeopatico come un “quanto” di energia.
Pertanto, come ci insengna Newton nel terzo principio della Dinamica (detto anche principio di azione e reazione), per vincere il miasma è necessario applicarvi una forza uguale e contraria.
Considerato ciò, portate con voi sempre una 30CH e assumete 5 granuli a intervalli regolari da stabilire in base alla “virulenza” del miasma e da diradare in base al miglioramento.
BUONE VACANZE A TUTTI!