“La Medicina che vorrei” è un libro bellissimo, destinato non solo ai medici, ma anche ai pazienti, a coloro che desiderano poter fare riflessioni profonde sulla salute. Il libro contiene una visione sistemica, volta a costruire una medicina capace di incontrare l’uomo. E’ un libro utilissimo che scaturisce da un’esperienza di quarant’anni di pratica medica a fianco del malato. Secondo l’autore troppo spesso la Medicina considera solo la parte corporea della persona, dimenticandosi che la salute comprende anche il benessere della psiche e dello spirito. L’obiettivo di questo libro è far riflettere sui limiti del nostro metodo di cura ufficiale, quasi sempre frettoloso e univocamente sintomatico e sulla crisi in cui versa la Medicina contemporanea, con la certezza che la difficoltà del momento rappresenta sempre un’opportunità di crescita.
La Medicina di oggi considera l’Uomo come una macchina composta da vari ingranaggi che ogni tanto possono ‘incepparsi’. Il Malato viene spesso considerato un “oggetto” rotto da riparare. La malattia è vista solo come un ostacolo, un impedimento alla nostra routine quotidiana sempre piena di progetti e di impegni. Il ruolo del Medico è stato via via ridimensionato e spesso limitato nella sua libertà d’azione da rigidi Protocolli.
Il lavoro del dottor Gava è facilmente leggibile, anche quando i temi trattati sono più complessi o specialistici. Condivisibile quindi il desiderio dell’autore racchiuso in queste pagine: stimolare la presa di coscienza sull’importanza di una Medicina Personalizzata, Integrata e Umanizzata. Io l’ho già messo sotto l’albero del mio amico medico di famiglia.