Arum-t. è il più importante tra gli Arum. Le sue proprietà irritanti sono molto marcate; provoca eccitazione ed irritabilità fisica e psichica. È irritante soprattutto per il naso e per la gola. Questo, insieme all’esantema da rosolia ha suggerito la sua adeguatezza per i casi di scarlattina di tipo maligno, dove ha avuto notevole efficacia. Un’indicazione della sua azione curativa nella scarlattina è che l’urina diventa più abbondante e acquosa. La superficie delle labbra, della bocca e del naso ha un aspetto ruvido. Con la ruvidità si ha prurito. «Le labbra si spaccano fino a sanguinare, gli angoli della bocca sono indolenziti, fessurati e sanguinanti», questa è una indicazione caratteristica; lo sono anche «punta delle dita spaccate» e «naso fastidioso» (soprattutto i lati del naso). Lingua fessurata e sanguinante. Urina scarsa o soppressa. Il paziente cade in uno stato di incoscienza e si infila nel letto. Il dr. Lippe, che è una delle maggiori autorità per questo rimedio, dice che non deve essere somministrato in piccole dosi o spesso. «Testa dolente quando è appoggiata al cuscino», questa è una indicazione quando vi sono disturbi al cervello. Kent sottolinea che quasi tutte le secrezioni sono acri e causano irritazione degli orifizi. Egli definisce la raucedine simile a quella dell’oratore pubblico, il quale, dopo un lungo sforzo, si raffredda (come per una corrente d’aria) e non può più parlare. (Con Rhus-t. la raucedine è al principio e passa usando la voce). Arum-t. intacca principalmente il lato sin. Ha cefalea che aggr. con il caffè caldo ed ha curato la cefalea aggr. da un abbigliamento troppo pesante.
Indicazioni cliniche: Articolazione della mandibola dolente. Cefalea. Delirio. Difterite. Ectima contagioso. Febbre tifoidea. Gonfiori ghiandolari. Infiammazione del cervello. Laringite dell’oratore. Lingua fessurata. Scarlattina. Voce rauca.
Tratto da: Dizionario di Farmacologia Omeopatica Clinica – J.H. Clarke – Nuova Ipsa – Palermo