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12 Ottobre, 2023

Il magnesio, un alleato contro l’emicrania

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Cos’è il magnesio?

Il magnesio è un elemento chimico, un metallo, con simbolo Mg e numero atomico 12, costituisce l’undicesimo elemento più abbondante nel corpo umano ed è essenziale per tutti i tessuti e le cellule.

Il corpo umano contiene oltre 20 g di magnesio, che corrispondono a 0,35 g/kg, ovvero allo 0,34% della massa corporea. Combinato al calcio e al fosforo, il magnesio è un costituente essenziale dell’idrossiapatite, minerale strutturale del tessuto osseo.

La carenza, non frequente nelle persone sane, sedentarie e che seguono una dieta equilibrata, è invece possibile nei soggetti con sudorazione accentuata, negli atleti di endurance ed in alcune condizioni patologiche quali dissenteria grave e patologie funzionali dei reni e/o endocrine.

Il deficit di magnesio, in ambito fisiologico, si identifica con crampi muscolari, debolezza, affaticamento e astenia.

Ruolo biologico del magnesio

L’interazione a dir poco fondamentale tra gli ioni fosfato e magnesio rende quest’ultimo essenziale alla biochimica degli acidi nucleici di tutte le cellule viventi.

Oltre 300 enzimi richiedono l’intervento degli ioni magnesio per svolgere la propria azione catalitica, inclusi quelli che usano o sintetizzano l’ATP e quelli che utilizzano altri nucleotidi per sintetizzare il DNA e l’RNA.

In generale al magnesio si riconoscono ruoli fondamentali in diversi processi biochimici quali la produzione di energia, la produzione di macromolecole, la segnalazione cellulare, ed il trasporto di ioni attraverso la membrana. Il magnesio è anche coinvolto nei processi di migrazione cellulare, è un componente strutturale delle ossa, della membrana cellulare e dei cromosomi.

Assorbimento del magnesio

L’assorbimento del magnesio avviene soprattutto a livello dell’intestino tenue, è favorito dal contenuto plasmatico di vitamina D ma viene ostacolato da alcune concentrazioni nutrizionali.

In particolare, sia l’eccesso che la carenza di proteine svolgono una funzione inibitoria sulla captazione dello ione, così come la presenza di acido fitico e ossalico, o l’eccesso di fosfati, di calcio e grassi.

I sali inorganici forniscono un elevato carico di magnesio elementare, ma mostrano una biodisponibilità molto limitata a causa della loro scarsa solubilità, mentre i sali organici del magnesio sono più biodisponibili.

Dal momento che i composti e sali di magnesio vengono spesso assunti per aumentare i livelli di questo minerale all’interno dell’organismo per colmare eventuali carenze, sembrerebbe logico orientarsi verso l’assunzione dei composti e sali a più alto contenuto di magnesio elementare; tuttavia, l’aspetto fondamentale è la capacità dell’intestino di assorbire il magnesio, per cui è sempre meglio orientarsi verso le forme organiche del minerale, che tra l’altro non presentano effetti lassativi.

I sali organici di magnesio

Un sale organico di magnesio estremamente interessante è l’ATA-Mg o magnesio acetiltaurato, una molecola composta da un atomo di magnesio combinato con due molecole di un aminoacido, la taurina acetilata.

L’interesse verso la molecola di ATA-Mg scaturisce da due caratteristiche innovative:

  • L’ATA-Mg fornisce del magnesio altamente biodisponibile [1], molto più rispetto ad equivalenti organici (citrato, glicerofosfato e taurato) ed il suo carattere di molecola lipofila ne consente una rapida penetrazione nelle cellule ed un miglior passaggio della barriera ematoencefalica, dove raggiunge una massima concentrazione plasmatica nel giro di 60-90 minuti [2]. Questa peculiarità consente di poter somministrare dei quantitativi abbastanza ridotti di ATA-Mg per raggiungere rapidamente livelli plasmatici di magnesio al livello del SNC, molto più elevati rispetto a quelli ottenibili con altri sali.
  • L’ATA-Mg, mostra un’analogia strutturale con 2 neurotrasmettitori ad attività eccitatoria; l’acido glutammico e l’acido kalinico. L’ATA-Mg è in grado quindi di legarsi ai recettori N-metil -D-aspartato (NMDA), svolgendo una inibizione competitiva che si evidenzia in una modulazione dell’eccitazione. In particolare, l’ATA-Mg è in grado di bloccare i canali del calcio dei recettori NDMA impedendo l’azione glutammaergica eccitante. Questa azione è peculiare dell’ATA-Mg [3].

Questa seconda attività, fornisce degli interessanti spunti per l’utilizzo dell’ATA-Mg nella modulazione dell’attività eccitante glutammaergica alla base di disturbi neurologici quali stress, ansia, emicranie, dolore cronico, epilessia, Alzheimer, Parkinson e vasculopatie cerebrali [4].

 

L’ATA-Mg nell’emicrania

Diversi studi, evidenziano, nei pazienti affetti da questi disturbi neurologici, una riduzione di livelli di magnesio, sia serici che nel liquido cefalorachidiano; in particolare la carenza di questo ione sembra giocare un ruolo fondamentale nella fisiopatologia dell’emicrania e di altri disturbi con fotofobia [5], poiché, la ridotta disponibiltà di magnesio si tradurrebbe in una attivazione anomala del recettore NMDA.

Appare evidente che la somministrazione di un sale in grado di ripristinare rapidamente i livelli serici di magnesio, quale l’ATA-Mg possa efficacemente ridurre numero ed intensità di crisi di emicrania [6].

Il magnesio Acetil Taurato o ATA-Mg per le sue caratteristiche di elevata biodisponibilità e per la sua peculiare capacità di attraversare rapidamente la barriera ematoencefalica, costituisce un valido alleato per il trattamento dei disturbi neurologici con i sali organici del magnesio.

 

[1]  Report T2016-00122 Keyfood. Synapharm Internal document,March 2018: Y-J.Schneider. Comparative study of the bioavailability of magnesium N-acetyltaurinate on cell lines. Cellular biochemistry, Nutritional and Toxicological Laboratory UCL/ISV/BCNT.
[2] Uysal N, Kizildag S, Yuce Z, Guvendi G, Kandis S, KocB, Karakilic A, Camsari UM, Ates M, (2018) Timeline (Bioavailability) of Magnesium Compounds in Hours: Which Magnesium Compound Works Best? Biol Trace Elem Res
[3] Manon Fassin, Philippe Danhier, Laurence Ris. Effect of oral administration of Magnesium N-Acetyl Taurinate on synaptc plasticity in rodents (acceptance in progress)
[4] Anne E. Kirkland, Gabrielle L. Sarlo, Kathleen F. Holton. The role of Magnesium in Neurlogical Disorders. Nutrients. 2018 Jun 6; 10(6):730
[5] Sanam Dolati, Reza Rikhtegar, Amir Mehdizadeh, Mhedi Yousefi. The Role of Magnesiumin Pathophysiology and Migraine Treatment. Biol Trace Elem Res. 2020 Aug;196(2);375-383
[6] Wang F, Van Den Eden SK, Ackerson LM, Salk SE, Reinche RH, Elin Rj (2003) Oral Magnesium prophylaxis of fprequent migrainous headache in children: a randomized double-blind, placebo-controlled trial. Headache 43 (6); 601-610

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