“A pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina”. La celebre massima è quasi sempre attribuita ad Andreotti, ma secondo le ricostruzioni più attendibili sarebbe stata pronunciata la prima volta da Papa Pio XI. Sia come sia, la frase contiene sicuramente una buona dose di verità. A volte, però, la realtà supera di gran lunga (in peggio) la fantasia del pur cinico Andreotti. È il caso, ad esempio, di quanto emerso da un’approfondita indagine condotta dall’organizzazione umanitaria Oxfam sulla sanità privata nei Paesi più poveri del mondo. Due studi, Sick Development e First, do no Harm, che scoperchiano un calderone all’interno del quale nessuno di noi avrebbe mai voluto guardare.
La sanità privata che strangola i poveri coi soldi pubblici
Secondo quanto emerso, i pazienti che vivono in condizioni di povertà nei paesi del Sud del mondo vengono letteralmente rovinati da colossi operanti nella sanità privata, appoggiati da investimenti multimilionari provenienti da istituzioni finanziarie per lo sviluppo (DFI) gestite dai governi di Regno Unito, Francia, Germania e altri paesi ricchi. Si registrano casi di estorsione e imprigionamento di pazienti, compresi neonati, e il trattenimento dei corpi dei defunti fino al pagamento delle spese sanitarie. In alcuni Paesi africani, dove la paga media di un lavoratore si aggira intorno ai 5 dollari al giorno, queste strutture sono arrivate durante la pandemia a far pagare un ricovero in terapia intensiva anche 1400 dollari al giorno.
Il campionario degli orrori
Costi dei farmaci gonfiati anche del 100%, cateteri monouso utilizzati (e fatti pagare) più volte, interventi chirurgici effettuati senza che fosse necessario. E ancora, servizi di cura negati a chi non può permetterseli, persino in situazioni di emergenza e anche laddove la legge imporrebbe di intervenire, prezzi dei servizi e dei farmaci sono impostati in modo irragionevole e irraggiungibile per la maggior parte delle persone nelle comunità locali. A ciò si aggiungono trucchi fiscali, manipolazione dei prezzi e negligenza medica, fino alla tratta di organi effettuata da parte del personale sanitario. Il campionario delle mostruosità che si leggono nel rapporto lascia disgustati e senza parole, soprattutto pensando che sono rivolte a persone che versano già in condizione di enorme difficoltà finanziaria.
Gli aiuti ai Paesi a basso reddito: un modello da rifondare
“Da decenni, i paesi ricchi si sono ostinati a credere che i fondi pubblici possano sostenere il settore privato al fine di aiutare i paesi a basso e medio reddito a sviluppare il loro settore sanitario”, ha affermato Anna Marriott, Responsabile Politica Sanitaria di Oxfam International. “Questa teoria, basata su evidenze praticamente inesistenti, rappresenta una guida alla sanità globale scritta dai banchieri dei paesi ricchi, un lasciapassare per l’avidità privata a spese del bene pubblico, in cui i grandi vincitori sono gli investitori super-ricchi e i proprietari delle società di sanità privata, mentre le masse vivono in crescente povertà, flagellate da malattie, discriminazioni e abusi dei diritti umani.”
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