Un blog ideato da CeMON

19 Giugno, 2020

Noi e Loro. Esseri umani e virus

RedazioneRedazione
Così simili poi a navicelle spaziali. Essi sono alieni, i veri alieni. E ci invadono.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Ogni lunedì riceverai una ricca newsletter che propone gli articoli più interessanti della settimana e molto altro.
Tempo di lettura: 3 minuti
Accettare l’esistenza dei batteri è stato relativamente facile, è bastato pensare ad esseri molto piccoli, ma con una propria individualità, un metabolismo – entrate, capacità di elaborare le sostanze, uscite – insomma dei piccoli noi: buoni, cattivi o l’uno e l’altro insieme. Con i virus la faccenda è diversa. Non hanno una struttura cellulare, non possono essere pensati come altri noi che la vita ha declinato in forme e modalità diverse. Così simili poi a navicelle spaziali. Essi sono alieni, i veri alieni. E ci invadono.

Sintomi simili, mai uguali

Siamo sistematicamente invasi dai virus. Facile rendersene conto quando si sta così tanto a contatto con i pazienti come accade a noi omeopati. Prendi molte telefonate che si assomigliano, persone diverse e non in contatto tra loro ti raccontano sintomi simili, seppure mai uguali. Poi, dopo qualche settimana qualcuno di questi sintomi varia, qualcuno scompare e qualcun altro si evidenzia ed è come se lo vedessi lo strano soggetto nell’abitacolo della sua navicella spaziale che ha modificato qualche parametro per essere magari più incisivo o per adattarsi egli stesso alle circostanze.

E non c’è solo lui, ma molti altri contemporaneamente. Ne siamo at-traversati, spesso senza nemmeno accorgercene, senza sintomi o con lievi segni: un po’ di stanchezza, qualche doloretto diffuso, qualche starnuto, un bruciore in gola, qualche scarica di diarrea, qualche manifestazione cutanea di poco conto.

Una moltitudine di virus

Quelli famosi si riconoscono, un po’ come le celebrità: l’herpes, l’influenza, il morbillo, la mononucleosi … o si temono e si evitano, quelli proprio cattivi: HIV, Ebola, il virus della rabbia, i virus dell’epatite.  Ma ce ne sono tanti e tanti altri, poco conosciuti eppure presenti. Non possiamo isolarci dall’ambiente, l’idea di un’esistenza sterilizzata è persino sciocca. Possiamo utilizzare molti accorgimenti: quando mesco-liamo il nostro sangue o nei rapporti sessuali o in altre situazioni, ma nulla ci eviterà di essere comunque invasi. Sistematicamente. Abbiamo i farmaci, i vaccini: non sempre efficaci, non innocui, non in tempi adeguati. Quindi, cosa facciamo?

Questa volta abbiamo fermato il mondo. Giusto, non giusto: è quello che si poteva fare ed è stato fatto. Ma se accadesse ancora, ed accadrà, e se accadesse con maggiore frequenza, potremo ancora fermare tutto per mesi? Improbabile. E comunque anche questo porterebbe morte e distruzione.

Migliorare la nostra condizione vitale

Possiamo migliorare ed adeguare le nostre strutture sanitarie, difendere le categorie più deboli, ma dobbiamo accettare che le invasioni sono e saranno inevitabili. Ognuna di queste entità quando penetra in un organismo può causare uno spettro di sintomi che vanno da zero alla morte. Non è casuale o frutto del fato passare indenni un contagio o ammalare seriamente, ma logica conseguenza della nostra condizione vitale. I pazienti bambini sono un campione estremamente attendibile e di facile lettura.

Li portano da noi perché ammalano troppo spesso e intensamente, con problemi ricorrenti e gravi, spesso respiratori, che non trovano adeguata soluzione. Dopo sei mesi o un anno di terapia la frequenza e la gravità delle malattie si abbassano notevolmente. Andando avanti questi pazienti quasi cessano di ammalare, se non per brevissimi periodi e con rapide guarigioni. Molte delle patologie sono di origine virale, solo poi diventano batteriche. Cosa abbiamo fatto? Una guarigione omeopatica rende realmente il malato attivo e reattivo: è egli stesso che elimina l’invasore con le sue armi rese utilizzabili dal rimedio omeopatico.

Più forti con l’Omeopatia

Proprio il contrario di ciò che accade con una terapia farmacologica: qui sono i farmaci che uccidono l’ospite, il soggetto rimane passivo, solamente un campo di battaglia. Nel primo caso il paziente ne esce più forte, nel secondo indebolito dagli effetti collaterali e dal non aver di fatto superato la crisi.

La differenza è sostanziale ed i risultati sotto gli occhi di chi vuole vederli: i bambini curati omeopaticamente da più di un anno fanno il 20% o meno delle assenze di un altro bambino. Il dato è clamoroso. Tali risultati sono estrapolabili anche agli adulti, con tempi di reazione e velocità dei risultati a volte minori, proporzionalmente all’età, alle malattie ed all’impegno farmacologico. Mentre scrivo siamo in pieno periodo critico ed io sono presente in studio per rispondere alle centinaia di telefonate e per visitare in video.

Ottimi risultati

Quante di queste persone sono state affette da Covid-19 e sono guarite? Probabilmente molte, in particolare coloro che avevano un impegno respiratorio reale. A tutte è stato consigliato l’isolamento e sono state curate omeopaticamente. Alcune sono guarite molto velocemente, altre hanno avuto sintomi a lungo, come febbricola, tosse, astenia. Nessuna di loro ha avuto complicanze né ha necessitato di ospedalizzazione. Così è accaduto ad altri omeopati. Quindi, che possiamo fare contro il Covid-19 e tutti i virus che verranno? Quel che sappiamo fare: gli omeopati.

Tratto da: Il Medico Omeopata anno XXV numero 73 Aprile 2020

Lascia il primo commento