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Incentivi al vaccino
10 Ottobre, 2021

Tutti gli incentivi al vaccino in giro per il mondo

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Tempo di lettura: 6 minuti

Pensavamo che le disposizioni italiane sugli obblighi vaccinali fossero le più rigide del mondo. La recente legge 44/21 del 1° aprile che obbliga il personale sanitario a vaccinarsi, è surclassata dalle disposizioni pro vax a anti novax, in molti angoli del nostro pianeta. Quindi non piangiamoci troppo addosso e consideriamo che il virus ha bisogno di una dura lezione. Non importa se sopravvive anche al vaccino e tu rimani contagioso, se occorre fare il tampone anche se sei vaccinato, se sei immunizzato e ti devi vaccinare lo stesso per aumentare ancora di più le tue difese contro il nemico. Queste sono azioni che dovrebbero renderci orgogliosi di salvaguardare l’umanità intera dal flagello, sono sciocchezze in confronto ai benefici.

Benefici italici

Intanto se sei un medico di famiglia piemontese potresti avere un surplus economico di 2€ per ogni soggetto iscritto se la % dei tuoi assistiti vaccinati supera il 90%. Non è che siamo tutti medici piemontesi in Italia ma i benefici non si fermano qui. Se sei in una azienda del pesarese ti danno 50€ in più in busta paga se ti vaccini… buttale via.

Addirittura una catena di parrucchieri tra Milano, Torino e Roma, regalerà ai suoi dipendenti 100 euro e un giorno di vacanza a fronte del Green Pass, non so se mi spiego. Infatti le vacanze rappresentano una fatale attrazione per l’italiano medio relegato a guardare le foto dei bei tempi passati a Cesenatico. 1000 € da spendere in bonus vacanze come incentivo a vaccinarsi è la proposta avanzata durante unaudizione del ministro dellEconomia Daniele Franco. Ma sono cosucce rispetto a quello che stanno facendo allestero.

Gli Stati Uniti

Primo tra tutti gli Stati Uniti il cui presidente Joe Biden, galvanizzato dalla recente vittoria su Trump, ha chiesto agli stati di offrire 100 dollari per ogni nuovo vaccinato. Cifra ragguardevole soprattutto per superare l’impasse del barbonismo dilagante incentivato dalla pandemia. Cifra comunque inferiore ai 300 $ pro capite proposti dal partito laburista (?) americano.

Ma come si sa per rendere schiavo il cittadino la chiave più efficace è quella alcolica. Negli USA la pratica risale ai tempi della Incentivi al vaccino: una birra “gestione” degli indiani d’America, lo scambiavano con cavalli e pellicce e si sono quasi estinti o finiti nelle “riserve”. Lo stato, scrive il New York Times, ha autorizzato birrerie, enoteche e ristoranti a offrire da bere gratis a chi fornisce la “prova” dellimmunizzazione. Quindi basta avere il pass e puoi fare il giro dei bar di Manhattan gratis ingollando pinte di birra e intrugli alcolici che prima non ti potevi neanche permettere. Ma non si sono fermati alla tradizione. 

La campagna avviata dallo Stato di Washington per incentivare i cittadini a farsi somministrare il vaccino anti-Covid, prevede che, allinoculazione della prima o della seconda dose, gli over 21 possano ricevere una canna di marijuana gratuita nei negozi autorizzati che vendono cannabis. Niente male come incentivo, peccato che è solo una, magari però con la terza dose di vaccino in vista te ne danno un’altra come rinforzo, non si sa mai che perdi il vizio per motivi di indigenza.

E i trasporti?

Si sa che esiste un calo dell’utenza nei luoghi affollati, nei mezzi pubblici ecc. Per far fronte a questo, la giunta di New York

punti vaccinali nella metro di New York
punti vaccinali nella metro di New York

regala biglietti per concerti e partite di basket, oltre che corse gratuite in metropolitana o in treno per i pendolari. Chi viene sottoposto a vaccinazione in una fermata all’interno della metropolitana o della stazione ferroviaria, può ottenere una tessera illimitata di sette giorni o due biglietti ferroviari di sola andata per pendolare. Almeno puoi risparmiare sugli spostamenti visto che i dannati no vax non spendono un centesimo per frequentare i luoghi proibiti.

Le lotterie

Nella nazione degli eccessi, sono le lotterie ad avere avuto il successo maggiore. Lo stato dellOhio ha offerto ad ogni vaccinato

Lotteria vaccino
Milioni di $ in palio per chi si vaccina in Ohio

la possibilità di partecipare ad unestrazione con in premio un milione di dollari. Il governatore della California ha lanciato lo slogan Vax for the Win, una lotteria in denaro con una serie di premi tra cui 50.000 mila dollari a 30 vincitori, e un premio finale di un milione e mezzo a 10 fortunati nuovi vaccinati. Mica male.

Gli incentivi nostrani impallidiscono in confronto se pensiamo ai biglietti per eventi sportivi e lotterie come successo in Ohio o in West Virginia dove si possono vincere soldi, camion, fucili e pistole da caccia personalizzati. La città di Detroit, invece, regala prepagate da 50 dollari a chiunque porti un proprio caro a vaccinarsi. Per questo la natalità è in crescita, in controtendenza dopo il recente vistoso calo.

In Russia

La Russia sta tentando di emulare il colosso USA, anche se con risorse più modeste. Le autorità moscovite hanno distribuito cinque auto a settimana in un’estrazione a cui ha partecipato solo chi poteva dimostrare di aver fatto almeno una dose di vaccino. Visto che le auto erano un po’ vecchiotte e venivano tutte svendute, per dare slancio alla campagna vaccinale, da febbraio è stato deciso di dare gelato gratis ai vaccinati. Certo che a febbraio distribuire il gelato a Mosca è quasi come regalare cubetti di ghiaccio ai Groenlandesi.

Hong Kong è cinese

Chi ha cercato di strafare invece è Hong Kong, dove i cittadini hanno più di un motivo per partecipare alle offerte vaccinali. Nella lotteria a cui si può accedere solo se si è stati vaccinati, ci sono in palio lingotti doro, Rolex di diamanti, un buono spesa di centomila dollari e una casa da oltre un milione e quattrocentomila dollari.

Grandioso, le proteste a Hong Kong sono finite, adesso corrono tutti a vaccinarsi, la Cina ha vinto, almeno lì, visto che è arrivata seconda alle olimpiadi per un soffio. I cinesi invece avevano risparmiato parecchio sugli incentivi. Nella periferia di Pechino vengono regalate due scatole di uova agli ultra sessantenni che hanno completato il ciclo vaccinale. Attenzione, solo agli anziani, mentre ai giovani vaccinati nella zona commerciale del Paese, viene distribuito un buono per un gelato gratuito. Un po’ scarsi rispetto agli altri, ma forse lì la pandemia è quasi un ricordo.

Israele

Fra i primi Paesi al mondo a dare slancio alla campagna vaccinale, e a completarla pedissequamente proprio in occasione delle elezioni, c’è lo stato di Israele. Nel Paese, da subito, sono stati pensati diversi incentivi, soprattutto per i più giovani. Chi si proteggeva dal Covid riceveva una pizza o una birra gratis, geniale. Ed è stato offerto anche dellhamin, il tradizionale stufato, preparato rigorosamente Kosher che così non può neanche essere gustato da qualche arabo vaccinato infiltratosi nelle cucine antagoniste.

I più poverelli

Ma ci sono anche delle nazioni che se la passano meno bene, altro che stufato kosher, le autorità rumene hanno fornito ai nuovi vaccinati un bel panino con la salsiccia.

Più ruspanti ancora gli indonesiani. Agli abitanti di Sindanglaya, spetta una gallina viva per ogni persona vaccinata. Se hai una famiglia numerosa si può anche avviare una attività di allevamento avicolo. Però la gallina deve aver ricevuto anch’essa almeno una dose di vaccino per evitare rischi di una nuova pandemia aviaria.

In una città delle Filippine le autorità locali hanno organizzato una lotteria con in palio mucche come incentivo, anch’esse rigorosamente vaccinate, ma si sa il “vaccino” l’hanno inventato loro e quindi giocano in casa. Sempre nelle Filippine unaltra comunità ha messo a disposizione sacchi di riso per incentivare le vaccinazioni. Regali utili, si va sul sodo, non come ai poveri Indiani, che allinizio della campagna vaccinale, davano offerte e sconti fiscali del 5% a Delhi, ma dovevi comprare delle cose. Però regalano anche tappeti e cene al ristorante, ma soprattutto piercing al naso senza nessun costo.

Chissà se i tatuaggi sono arrivati anche lì, ma forse la pelle più olivastra meno si addice alle meraviglie che vediamo disegnate sulla epidermide immacolata degli sportivi nostrani. Un bel tatuaggio gratis, invoglierebbe a rivaccinarsi quotidianamente anche il buon generale Figliuolo, tanto è innocuo e così si può immunizzare ancora di più.

L’India ha anche una tradizione raffinata che si coniuga con la modernità. A Rajkot nel Gujarat gli orafi si sono uniti per produrre forcine d’oro, da regalare alle donne che si fanno vaccinare. Agli uomini viene invece offerto un più modesto frullatore a immersione.

Che dire? Niente in confronto alla minaccia sanzionatoria.

A Giacarta, in Indonesia dove danno le galline vive ai vaccinati, ci sono multe fino a cinque milioni di rupie (circa 300 euro) per le persone che non si immunizzano. Si può sempre giocare sull’ambiguità vaccinato/immunizzato mostrando il proprio test immunologico, altrimenti è meglio stare a casa propria o meglio su una delle 15000 isole non abitate da umani cacciatori di no vax. 

Più benevoli sono gli indiani che non servono liquori a chi non dimostra di essere stato vaccinato. Gli Emirati Arabi limitano le partecipazioni ad eventi live, comprese attività sportive artistiche e culturali. In Arabia Saudita non si può entrare nei centri commerciali senza dimostrare di aver fatto almeno una dose di vaccino, mentre in Kazakistan se non si è vaccinati con molta difficoltà si può entrare nei bar, cinema e aeroporti. Però queste sono limitazioni che stanno entrando tranquillamente nel nostro DNA anzi nel nostro RNA.

Punizioni

Anche negli Stati Uniti per ora sono morbidi sulle punizioni ai no vax. I dipendenti che non dimostrano di essersi vaccinati verranno sottoposti a tamponi settimanali e avranno restrizioni sui viaggi. Anche il Cremlino ha affermato che le persone non vaccinate potrebbero non accedere in tutti i posti di lavoro, non escludendo anche discriminazioni.

Il più truce dei vari dittatori si è dimostrato il presidente delle Filippine Rodrigo Duterte, famoso per aver dato lordine di sparare “a morte” a chiunque causi “problemi” nelle aree chiuse per arginare la diffusione del coronavirus. In sostanza tutte le persone in quarantena non potevano neanche affacciarsi al balcone pena l’esecuzione sommaria. Già in passato aveva esortato la popolazione a investire nelle aziende di pompe funebri, dato che lui avrebbe “fornito i cadaveri”. La maggior parte doveva provenire dai 3 milioni di tossicodipendenti che Duterte si proponeva di eliminare.

Più recentemente ha emanato un nuovo ordine, durante un discorso televisivo, ha detto senza mezzi termini che i suoi cittadini possono scegliere tra: “Il vaccino o il carcere”.

Ma anche da noi non si scherza, il nostro Draghi ha dichiarato che l’appello a non vaccinarsi è un appello mortale. Lo stile italico attuale è meno truculento ma ha il suo fascino come ogni dittatura esercita sulla popolazione. Ripetizione e semplificazioni sono le chiavi vincenti superando anche lo stile berlusconiano, della barzelletta fatale: cosa tu scegliere? Morte o bunga bunga?

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