Mi dispiace.- Disse l’oste ad Hahnemann.- Ma non ci sono tavoli liberi. –
Hahnemann guardò moglie e figli distrutti dalla fatica. Disse all’oste.- È da stamattina che siamo in viaggio e non abbiamo ancora mangiato nulla. Possibile che non abbiate neanche un tavolo libero?-
Lo sguardo dell’oste s’illuminò: – Laggiù, in fondo alla sala, c’è un tavolo da otto persone occupato da un uomo solo. Gli potete chiedere se vi fa sedere accanto a lui.-
Hahnemann andò nel punto indicato dall’oste. Ma vide solo una cappa di fumo simile a nebbia.
L’oste disse: – È Churchill, il primo ministro inglese, nascosto dal fumo del suo sigaro.-
Hahnemann gonfiò il petto: – Eccellenza, permette di presentarmi: sono il dottor Hahnemann, lo scopritore dell’Omeopatia. Quindi, al pari di voi, un uomo di successo. –
La voce di Churchill attraversò il fitto fumo:- Il successo è l’abilità di passare da un fallimento all’altro senza perdere l’entusiasmo.-
L’oste spiegò ad Hahnemann: – A lui non interessa sapere chi siate, ma quanto vino gli paghiate. È solo un grasso maiale alcolizzato e senza un soldo.-
Il volto di Churchill oltrepassò la barriera di fumo, la sua bocca biascicò sigaro e parole: – Mi piacciono i maiali. I cani ci guardano dal basso. I gatti ci guardano dall’alto. I maiali ci trattano da loro pari. –
Hahnemann:- Sua Eccellenza avrà tutto il vino che desidera. Io non voglio fare guerra a nessuno. –
Mentre l’oste si allontanava Churchill, per dimostrare la sua gratitudine, strinse le mani del medico tedesco e disse: – Nella guerra, determinazione; nella sconfitta resistenza; nella vittoria, magnanimità; nella pace, benevolenza. – Poi si lavò le mani nell’acqua di un catino.
Hahnemann: – Eccellenza, io sono un uomo pacifico e democratico.-
Churchill strinse anche la mano di Johanna: – La democrazia funziona quando le idee di pochi riescono a soddisfare i pochi che contano.- Poi tornò a lavarsi le mani.
Hahnemann: – Voi non credete nella libertà?-
Churchill: – Chi vive nella libertà ha un buon motivo per vivere, combattere e morire.- Lo statista inglese strinse le mani ai figli di Hahnemann e, subito dopo, lavò le sue nell’acqua del catino. –
Hahnemann: – Concordo pienamente con voi.- Finalmente l’oste tornò con una caraffa piena di vino. Churchill bevve tutto in poche e lunghe sorsate. Poi si lavò le mani.
Hahnemann: – Possiamo sederci?- Churchill scosse la testa: – Il rimangiarmi le mie parole non mi ha mai dato l’indigestione. – In quel momento sopraggiunse l’oste con una botte di vino tra le mani e otto persone al seguito. – Se fate sedere costoro, vi potrete bere l’intera botte di questo vino, talmente buono che, gustandolo, vi sembrerà di essere al cospetto di Dio.-
Churchill annuì e rispose: – Sono pronto a incontrare il mio creatore, ma che Lui sia pronto al gran cimento d’incontrarmi è un’altra questione.-
Hahnemann, esterrefatto: – Eccellenza, voi mi deludete. –
Churchill alzò le spalle: – L’ottimista vede opportunità in ogni pericolo, il pessimista vede pericolo in ogni opportunità.-
Hahnemann, fuori di sé dalla rabbia:- Maledetto nevrotico, alcolizzato, megalomane e bugiardo: Luesinum è il rimedio adatto a voi!- Hahnemann estrasse dalla tasca un ampolla piena di liquido. La scagliò contro Churchill. Ma colpì la nuca dell’oste.
Mentre quest’ultimo, urlando di rabbia, cacciava fuori Hahnemann dalla locanda, Churchill iniziò a bere dalla botte e commentò: – Non c’è niente di più esilarante che l’esser preso di mira senza successo.-