Da troppo tempo si susseguono incessanti notizie riguardanti COVID-19, che hanno sicuramente investito, oltre che fisicamente, anche e soprattutto psicologicamente la popolazione. combattere l’ansia
Ribadendo che tutto ciò che viene attuato come misura preventiva ha un senso e sul buon senso dell’igiene e del rispetto verso l’altro non ci sia nulla da eccepire, il pensiero va a come poter contenere la “tempesta emotiva” che sconvolge le menti delle persone. Da qui la necessità di come curare l’ansia nel modo più dolce e naturale possibile.
Si passa da stati d’animo quali sospetto e paura a franco terrore…al panico, senza possibilità di chiedere aiuto e far intervenire la razionalità, che un tempo, faceva parte del nostro modus vivendi. La paura è andata dritta verso i centri fisiologici deputati (ipotalamo e amigdala) per cui a poco serve il contenimento verbale. E’ in questi
Come curare l’ansia con l’omeopatia
La medicina omeopatica, in queste occasioni, è di grande aiuto. Infatti, curando la persona in toto (cioè tenendo conto del suo aspetto mentale, generale e da ultimo, ma non per importanza, fisico) può dare sollievo ad una mente “perturbata”. Mente che entrata in conflitto con la paura di soffrire/morire, diventa la prima porta di ingresso per la patologia, cioè per far si che l’organismo abbassi le difese immunitarie e il virus svolga la sua azione infettante.
In medicina si tiene in conto solo della noxa patogena (batteri, virus, funghi, tossine, ecc…) ma non si ragiona mai sul terreno dell’individuo, che è proprio quello che fa si che queste sostanze possano attecchire.
In altre parole si può dire che non sia sufficiente un virus per far malattia. Ma che sia molto importante la resistenza e l’equilibrio del “terreno” (inteso come substrato psico-fisico) del paziente per mantenere lo stato di benessere/salute.
Rimedi omeopatici per l’ansia
Come dicevo esistono rimedi omeopatici per migliorare il tono dell’umore e diminuire la paura che attanaglia le persone in questo particolare momento. Ogni rimedio omeopatico, sperimentato sull’uomo sano ormai dal più di 200 anni, sviluppa un quadro morboso sia psicologico sia fisico. Proprio nell’aspetto mentale troviamo sostegno per lenire quello che è il sentimento di paura/panico/terrore.
Questo perché, ad esempio come nel caso dell’Arsenicum album consigliato dal Ministero della Salute Indiano come prevenzione per “allertare” l’energia vitale delle persone. Riconosce nel suo aspetto mentale la paura di morire al massimo grado che sopraggiunge soprattutto quando è solo, di notte. Pensa di essere incurabile. ha un’agitazione estrema con una stanchezza profonda e non vede vie d’uscita.
Chiaramente ci sono molti altri rimedi che contemplano questa ansia/angoscia quali:
– Aconitum napellus: dispera di guarire, agitato e stenico
– Argentum nitricum: soggetto particolarmente agitato e precipitoso. Vede la sua fine se lasciato solo
– Arnica montana: «traumatizzato» dall’evento, shock, dolorabilità osteo-artro-muscolare diffusa
– Arsenicum album: in prevenzione per coloro che hanno paura di morire con agitazione ansiosa
– Baryum carbonicum: come «istupidito» dalla paura. Diventa ottuso, lento a comprendere, a capire e a reagire
– Gelsemium sempervirens: affetto dalla paura che paralizza. Stanco e occhi pesanti con cefalea occipitale
– Kalium carbonicum: con paura irrazionale della morte segnato da profonda astenia
– Ignatia amara: che vive la paura in modo isteriforme, con sbalzi d’umore, malinconia, insonnia
– Phosphorus: con inquietudine costante, specie verso sera, sensibile, empatico
– Spongia tosta: ansioso soprattutto la notte con respiro difficoltoso e senso di soffocamento
– Stramonium: che si spaventa facilmente, «pavor» notturno fino al delirio furioso
La visita omeopatica
L’ideale, come sempre, è rivolgersi al vostro medico omeopata di fiducia. Fatevi prescrivere il rimedio più opportuno alle vostre modalità reattive mentali, per recuperare quello stato di benessere che è il substrato essenziale di salute.
2 commenti
Tarcisio Prandelli
Non trovo omeopaticamente corretto somministrare a tutti indistintamente ARSENICUM in prevenzione e nessun altro rimedio.A questo punto ci sono dei complessi che, vista l’aspecificità della persona cui viene somministrato, possono andar bene sulla complessità dei sintomi valutando la massa di gente. Si, c’è il genio epidemico, ma se mi si dimostra che è arsenicun, avrei qualche dubbio di validità in rapporto ad altri rimedi. Preferirei dare il rimedio specifico in caso di sintomatologia evidente. In prevenzione ci sono tanti rimedi fitoterapici e integratori.
Giuseppe
Eppure lo stesso Hahnemann trovò omeopaticamente corretto (e chi meglio di lui…) somministrare a tutti Belladonna nell’epidemia di scarlattina del 1802, una delle prime vere palestre del nascente metodo omeopatico. L’Omeopatia nell’ottica del suo fondatore guarda ai sofferenti una malattia epidemica come un solo malato § 100 – 101 e 102 dell’Organon.
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